lunedì 14 marzo 2011

Proteste degli agenti di polizia davanti alla villa di Berlusconi

Alcune sigle dei sindacati di polizia protestano davanti alla villa del premier. Cosa chiedono?
La questione verte sulle risorse per la sicurezza tra cui, detto in maniera chiara, anche gli stipendi dei poliziotti.
Era stata richiesta una sospensione della manifestazione, in una riunione del vicecapo vicario della polizia al Viminale  con le sigle sindacali. Ma non tutti hanno accettato di sospendere la manifestazione. E infatti, eccoli lì a manifestare. C'è anche uno striscione BERLUSCONI DIMETTITI.
Vi era la promessa che al prossimo Consiglio dei ministri del 23 marzo  Berlusconi avrebbe riconosciuto gli aumenti richiesti. C'è chi ha adottato una posizione più di attesa, secondo Filippo Girella segretario nazionale UGL
"Spostare di dieci giorni l'eventuale manifestazione - dice - vale la pena per vedere se questa volta alla promessa, poi seguono i fatti". "Ma noi ci fidiamo con riserva - aggiunge - si tratta di rimandare, perché non tentare?"
Ma Enzo Letizia, della ANF, ricorda
 "siamo qui sia per ricordare tutti gli impegni che sono stati presi già dalla manovra di luglio e che fino a oggi sono stati sempre disattesi, sia per far tornare questo governo a investire sulla sicurezza". [...] "Il premier, del resto, non ha convocato i sindacati di polizia a Palazzo Chigi per prendere questo impegno formale. In passato abbiamo avuto più volte incontri con il ministro dell'Interno Roberto Maroni che poi sono stati disattesi dal governo. Non ci fidiamo di quello che ci ha detto il vicecapo della Polizia perché la storia di questi anni ci impedisce di fidarci di quello che ci dice il premier"
Anche Claudio  Giardullo, della SILP-CGIL è dello stesso avviso
 "l'ultima finanziaria è stata approvata ad agosto, Maroni e La Russa, assieme al capogruppo del Pdl al Senato, si affrettarono a rassicurare gli operatori di polizia sull'intenzione del governo di garantire la specificità del comparto sicurezza e Brunetta confermò questi impegni a nome dell'esecutivo. Poi però, è cominciato un penoso tentativo da parte del governo di rinviare ogni decisione senza ovviamente, alcun risultato concreto".
Insomma, momenti di tensione. Forse è il caso di notare che qualche segnale di crisi c'è, e non è solo un aspetto localizzato. Mancano i soldi, e non si rinnovano i contratti. Non è la prima manifestazione, e non è solo la polizia a farla. Forse gli indici leggermente positivi sbandierati ultimamente non riportano la situazione reale? Sia come sia, le avvisaglie sono quelle solite: in tempo di crisi, che siano operai, ricercatori, o poliziotti, pagano sempre i soliti. Il premier ha promesso gli aumenti richiesti per il prossimo cdm. E' una buona strategia per ottenere qualcosa.
Qui le immagini della protesta con l'intervento di Berlusconi. Cliccate sull'immagine.










Fonte
Agenti, protesta ad Arcore.

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