lunedì 25 aprile 2011

La Siria soffoca nel sangue le proteste

Ad osservare i recenti e sanguinosi fatti della Siria viene da chiedersi come mai l'Onu non senta la necessità di adottare provvedimenti seri come quelli usati per la Libia, dove una semplice minaccia è stata sufficiente per votare in gran fretta una risoluzione che consente la difesa della popolazione civile per mezzo di bombardamenti. Le parole del segretario dell'ONU sembrano ancora leggermente annacquate mentre il governo siriano spara imperterrito sulla folla
23 April 2011 – Secretary-General Ban Ki-moon has condemned the ongoing violence against peaceful demonstrators in Syria, which has resulted in more deaths and many injuries, and called upon the country''s authorities to stop the bloodshed and respect international human rights.
D'accordo che la situazione è diversa, sia geopoliticamente che all'interno della stessa Siria. Infatti, qui non vi sono ribelli che hanno preso il controllo di una città ma le proteste avvengono all'interno delle città attualmente in mano alle forze governative. Sarebbe difficile bombardare selettivamente i cecchini che sparano dall'alto sulla folla disarmata. Però un atteggiamento più deciso sarebbe sicuramente benvenuto.



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