domenica 24 luglio 2011

Ciò che i Tg dicono o non dicono: dalla cronaca alla disoccupazione

Interessanti grafici pubblica oggi Repubblica. Si tratta di dati dell'Osservatorio Europeo sulla Sicurezza e di un sondaggio Demos & Pi. La sostanza è questa: che notizie danno maggiormente  i telegiornali? Di cosa sono più preoccupati gli italiani?Alla prima domanda rispondono: la cronaca, soprattutto quella che riguarda la criminalità. Addirittura, Studio Aperto arriva a punte del 91% di notizie di cronaca nera, su tutti i servizi trasmessi, seguito da Tg 5 con il 65%, Tg 2 con 60% e il Tg 1 con il 57%.
Da un'altra indagine emerge però che quello di cui sono maggiormente preoccupati gli italiani è la disoccupazione, preoccupazione cresciuta dal 28% del 2005 a oltre il 45% nel 2011.
Sembra esserci dunque una forte discrasia tra quello che dicono i Tg e quello che interessa gli italiani. Fin qui niente di male, la gente può tranquillamente cambiare canale e sintonizzarsi sui programmi preferiti. Un rischio è quello legato alla consultazione di una sola fonte informativa,   magari solo la televisione, e magari un solo Tg. Il rischio, dicevo, è la formazione di false convinzioni, come per esempio quella di essere nel bel mezzo di un'emergenza criminale.
Da notare che la media europea di tempo dedicato alla cronaca nera è del 28%.
In più, come si sa, ciò che non si conosce è come se non esistesse. Nel periodo in cui scoppiava la primavera araba e in cui avvenivano gli incidenti a Fukushima   il Tg 1, come nota  l'articolista di Repubblica
dedicava il 41% di tutte le notizie cosiddette "ansiogene" (che cioè hanno in qualche modo a che fare con la sicurezza) alla criminalità comune.
E' indicativo di un tentativo  di alcuni Tg di addolcire l'impatto di notizie sgradite, indirizzando l'attenzione sulla criminalità comune, serbatoio di nemici da invocare per far fronte comune? Non si può sapere. E' notevole però il fatto della collocazione politica dei Tg che prediligono la cronaca nera rispetto a quelli che trattano maggiormente i temi economici. Come sempre, il miglior consiglio che posso dare, è quello di variare le fonti di informazione..

credit Repubblica.it


credit Repubblica.it

Nessun commento:

Posta un commento

Come si dice, i commenti sono benvenuti, possibilmente senza sproloqui e senza insultare nessuno e senza fare marketing. Puoi mettere un link, non a siti di spam o phishing, o pubblicitari, o cose simili, ma non deve essere un collegamento attivo, altrimenti il commento verrà rimosso. Grazie.

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...