sabato 17 settembre 2011

Economia sommersa in Italia e nel mondo: mappe a confronto

Insieme a queste mappe già di per sè molto esplicative alcune considerazioni aggiuntive. Confrontando i dati storici dell'ultima tabella, che va dal 1999 al 2007, si nota una generica tendenza dell'economia sommersa a mantenersi stabile nel tempo, tranne in qualche caso in cui si ha a che fare con paesi che vogliono emergere e che quindi hanno interesse a sottrarre all'anonimato quanto più sommerso possibile. Per esempio, l'Italia è passata da un 27,8% nel 1999 a un 26,8% del 2007, stabile come gran parte delle economie avanzate, che però presentano tassi inferiori anche di parecchio. Invece la Federazione Russa passa da un 47% a un 40,6% che, nonostante percentuali ancora enormi, segna comunque un vistoso trend in diminuzione. Sorprende, ma nemmeno troppo, la Cina con un 13,2% nel 1999 e un 11,9% nel 2007, valori sicuramente bassi, forse anche in considerazione delle pene severe vigenti fino a poco tempo fa in quel paese.
Sarebbe interessante verificare se vi sono collegamenti tra economia sommersa e altri indici economici e non. Prossimamente. Le cifre rappresentano la percentuale (stimata) sul prodotto interno lordo.

Tabella dell'economia ufficiale e di quella non ufficiale di 16 paesi OCSE
Fonte: World Bank


Ultimi (o primi, a seconda del punto di vista) posti come percentuale di sommerso
Fonte: NationMaster (su dati world bank)


Mappa dell'economia sommersa


3 commenti:

  1. Ti lascio un salutino, senno' finisce che pensi che sono morta ! :)
    buon week end e non lavorare troppo .
    bacio

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  2. Ma infatti, stavo per far uscire le pubblicazioni...buon week end anche a te!

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  3. caro Gustavo
    le tue ultime affermazioni sembrano più un condiviso desiderio che una possibile prospettiva.La casta non se ne darà per intesa, temo. Il costo economico delle crisi solitamente lo paga chi avrebbe la possibilità di cambiare il proprio destino, anche se il lasso di tempo tra una consultazione e l'altra permette di fare molti danni. Nè le agenzie, che ora agiscono in sintonia con l'opposizione a questo governo, mi sembrano immuni da errori. Ma questa è un'altra storia. Ho sempre a mente lo strano e straordinario esperimento tentato da un ricercatore di far gareggiare tra loro un investitore professionista, un'astrologa e una bimba di sei anni. Indovina chi ha ottenuto il più alto rendimento a breve e lungo termine? Esatto.
    Questo non significa che non agisca quello che si chiama effetto priming, che Boeri illustra bene su Repubblica e che io riporto qui http://questionedelladecisione.blogspot.com/2011/09/contabilita-italiana-quanto-ci-costa-il.html
    Purtroppo il familismo, il nepotismo, la corruzione operano in maniera trasversale, poche forze politiche ne sono immuni. E del resto, alcuni lavori sperimentali evidenziano come indulgono alla bugia (che è parente dell'inganno) l'80% degli intervistati. Quindi, poche speranze per una conduzione onesta della cosa pubblica? No. La speranza ma soprattutto il desiderio rimangono, sicchè facciamoci forza, prima o poi, come dicono, il vento cambierà.

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