sabato 3 settembre 2011

Innocenti intercettazioni: letteratura d'evasione. Le trascrizioni

La lettura di queste intercettazioni mi mette a disagio. Le pubblicano il Corriere, Repubblica, Libero (che pubblica addirittura un pdf con le trascrizioni della Procura), La Stampa, ma non il Giornale (almeno a quanto sembra nell'edizione online). Che mondo ne viene fuori?
Da quello che emerge dalle cronache recenti, da Bisignani a  Lavitola, si disegna un mondo di personaggi che operano all'ombra dei potenti, che brigano. Emerge un mondo sotterraneo, fangoso, melmoso, appiccicoso. Non so se negli altri paesi le cose sono simili. Forse vi è una diversità a seconda dei paesi. La prima impressione è di ripulsa. Anche se c'è chi, per far vedere di essere uomo di mondo, dirà che sono cose risapute, dov'è la novità? e sotto con le solite litanie.
La lettura delle intercettazioni non è consigliata ai puri e agli idealisti. Però, se ci si dimentica di collegarle alla realtà, sortiscono l'effetto di una letteratura umoristica, un po' tamarra, tra il patetico e la comicità involontaria. Consiglio la versione in pdf che fornisce Libero. Per chi ne avesse la voglia (e lo stomaco), buona lettura.
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