giovedì 15 settembre 2011

Recessione economica e lavoro: l'Italia. Employment Outlook 2011 dell'OECD

Avverte l'OCSE che in Italia, il sistema di tassazione e trasferimenti gioca un ruolo minore nel tamponare gli effetti della crisi rispetto agli altri paesi OCSE. L'Employment Outlook 2011 evidenzia come la riduzione dei redditi  individuali comprime anche i redditi delle famiglie italiane in misura maggiore rispetto a quello che avviene nei paesi OCSE, a causa del limitato ruolo di ammortizzatore del sistema di tassazione e trasferimenti del nostro paese.
Per esempio, se c'è una contrazione del 20% o più dei redditi  individuali in Italia, il 68% di questa perdita  si riflette sul reddito familiare, contro un 47% dell'area OCSE.
Anche se la cassa integrazione guadagni ha attutito gli effetti della contrazione dei redditi individuali e dell'impatto sui redditi familiari, il sussidio di disoccupazione italiano resta uno dei meno generosi a livello OCSE.



Questo anche se, per come lo definisce l'OCSE, l'impatto della recessione sulla disoccupazione italiana è stato relativamente mite. Purtroppo però il tasso di crescita lento lascia prevedere che la  disoccupazione resterà per un po' di tempo al di sopra del livello pre-crisi.


L'impatto maggiore della disoccupazione riguarda la fascia di età dai 15 ai 24 anni, cresciuta dal 9,7% al 28,9% dell'aprile 2010. A luglio 2011 il tasso di disoccupazione giovanile è leggermente calato, arrivando a quota 27,6%, comunque uno dei più alti dell'area OCSE. Inoltre, questa leggera riduzione della disoccupazione è quasi interamente dovuta a forme contrattuali a termine come  collaboratori coordinati continuativi e occasionali, mentre i contratti a tempo indeterminato continuano a scendere. Si profila dunque uno scenario frammentato: da una parte lavoratori più anziani con un contratto stabile e protezioni, e dall'altra un sempre maggior numero di lavoratori più giovani con un lavoro precario.

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