martedì 20 settembre 2011

Sul genere di prestazioni remunerate e la "pornopolitica"


Perchè vi dovrebbe essere differenza tra una prestazione intellettuale, una fisica (un lavoro manuale) e una sessuale? Lo spunto per questi ragionamenti è la puntata di ieri dell'Infedele di Gad Lerner Default e pornopolitica.
Dicevo, perchè vi dovrebbe essere differenza tra questi tre generi di prestazioni lavorative? In fondo, se gli attori che prendono parte all'interscambio sono tutti consenzienti e maggiorenni, perchè guadagnarsi da vivere vendendo prestazioni sessuali dovrebbe essere più infamante di guadagnarsi da vivere scrivendo su un giornale? In fondo, se uno ci pensa bene, capita altrettanto spesso alle prestazioni intellettuali (come scrivere su un giornale) di procurare danno a qualcuno (non mancano esempi...) come del resto può succedere alle prestazioni sessuali (e anche qui gli esempi non mancano).
In più, se le prestazioni sessuali non avvengono, come richiede la legge, in luoghi pubblici,  sono perfettamente lecite. Quello che manca, semmai, è una regolamentazione fiscale dell'evento.
Il riferimento di queste discussioni è, manco a dirlo, il nostro Presidente del Consiglio. Qualcuno (del Pdl) osservava che mentre la vita privata di Berlusconi è ampiamente stigmatizzata, altri eventi, come per esempio la presenza in Parlamento di pornostar, transessuali ed omosessuali (non tutti nello stesso momento) non sia stata (non ho capito se giustamente o ingiustamente) contrassegnata da un eguale interesse critico. Anzi, la presenza di questi rappresentanti avrebbe significato, per certa intellighenzia, un avanzamento verso il politically correct.

Prestazioni sessuali. Dei tipi di prestazione lavorativa quella sessuale è una delle poche per le quali la legge prevede che non possa  avvenire in luoghi pubblici, per non incorrere nel reato di atti osceni in luogo pubblico. Del resto, anche quando non si tratta di una prestazione lavorativa ma di una prestazione puramente gratuita, l'atto sessuale non può avvenire in pubblico. E' quindi la più grande differenza rispetto a tutte le altre forme di prestazione o di attività umana. Non importa qui definire, se non in maniera sporadica, i motivi che hanno portato all'adozione di questo divieto di esprimere le effusioni amorose in pubblico, sta di fatto che esiste e che non appartiene invece alle altre prestazioni lavorative. 
Tolto questo, però, non rilevo profili di illiceità nel vendere il proprio corpo per una prestazione sessuale, se non per la sua portata destabilizzante delle unioni di coppia, se queste prestazioni avvengono al di fuori della coppia. Giovi qui ricordare che anche la nudità non è permessa, se non in luoghi appositi. Il divieto ha senso alla luce dell'importanza della sessualità nella vita sociale o è solamente la conseguenza dell'instaurarsi di alcuni costumi al posto di altri? Vi è probabilmente da considerare che molte società umane sono basate sulla monogamia; che la donna presenta tutto il tempo i caratteri sessuali secondari che indicano il periodo fertile, i quali sono in grado di stimolare fortemente il maschio e che, alle nostre latitudini, non è pensabile girare completamente nudi in inverno.
La lunga premessa non serve a ribadire la condanna per la prestazione sessuale in sè, che non rappresenterebbe, a parere di chi scrive, una differenza eclatante rispetto ad altri generi di prestazioni, remunerate,  ritenute lecite.  La differenza fondamentale è un'altra.
L'idea è quella di comprendere se un sistema lavorativo basato sulla prestazione sessuale sia in grado di sostituire un sistema basato su prestazioni fisiche e intellettuali. Questa osservazione non è una semplice curiosità. Serve a capire se vi è una continuità nel passare da una prestazione all'altra e se, per la società nel suo insieme, sostituirne una con l'altra sia possibile senza nessun danno.

Prestazioni fisiche e intellettuali: interscambiabilità Ora, è possibile sostituire tutte le prestazioni fisiche con quelle intellettuali? Pure se le prestazioni intellettuali permettono avanzamenti tecnologici enormi, che portano benessere agli uomini, non è possibile fare a meno completamente della prestazione fisica. 
In pratica, anche per pigiare i tasti del computer dobbiamo usare una certa quantità di prestazione fisica. Siccome ancora non riusciamo a spostare le cose con la sola forza della mente, anche se fossimo dotati di una super intelligenza, avremmo sempre bisogno di un impegno fisico per completare qualsiasi compito. Anche solo per portare il cibo alla bocca abbiamo bisogno di un certo impegno fisico.
Dall'altra parte, è possibile fare a meno completamente della prestazione intellettuale? Se definiamo prestazione intellettuale qualsiasi attività cerebrale che non sia il semplice istinto, forse possiamo affermare che la sola prestazione fisica è autosufficiente, anche se lo standard di benessere delle società umane crollerebbe di botto.
Dunque, la prestazione fisica è autosufficiente, quella mentale per il momento no ma permette un enorme aumento dell'utilità tratta da un qualsiasi lavoro. E la prestazione sessuale? E' possibile sostituire qualsiasi prestazione intellettuale o fisica con quella sessuale? Qui, sebbene la risposta sia negativa, occorre notare che, a ragione della stessa sopravvivenza della specie, non è possibile far e ameno in toto della prestazione (il più delle volte gratuita) sessuale. Lo scopo non è quello di identificare quale prestazione di lavoro sia indispensabile alla continuità della specie ma quella necessaria al mantenimento e al benessere di una società umana. In questo modo, sostituire ogni tipo di prestazione lavorativa con quella sessuale, pure se  sostituzione molto piacevole, porterebbe probabilmente al collasso della società. Almeno per quello che riguarda la produzione di elementi di sostentamento. 
Da queste considerazioni si passa all'attualità. Il tipo di ideale rappresentato dalle vicende attuali è appunto quello della sostituzione delle prestazioni di lavoro fisico ed intellettuale con quelle sessuali. Non si sa se queste sostituzioni, di fatto, siano avvenute veramente a livello politico, sia centrale che periferico, cioè a dire assunzioni o candidature di soggetti che fornivano solo prestazione sessuali, sta di fatto che queste sostituzioni non sarebbero tollerate dal sistema se avvenissero in quantità elevata.

Una società dell'amore. Per dirla in maniera brutale: una società basata unicamente sull'amore, pure se sarebbe probabilmente una società molto felice (inizialmente) finirebbe con il morire di fame. L'attività sessuale, più che la prestazione, è essenziale alla riproduzione, e non può essere accostata al mondo delle prestazioni se non in minima parte. Appunto perchè, alla stregua dell'alimentazione e del sonno, fa parte dei comportamenti che permettono il perpetuarsi della specie, non è soggetta ad interscambio. Per questo motivo, secondo me, commette un errore chi le sposta dal loro alveo naturale per farle diventare qualcosa di più, o per farle rischiare di diventare qualcosa di più, cioè un esempio da seguire.
La prestazione sessuale pagata è una cosa estemporanea, che si affianca agli altri generi di prestazioni pagate, ma che non può  sostituirle nè, chiaramente (e soprattutto per le prestazioni non pagate), se ne può fare a meno. Per questo motivo chi ha responsabilità non può contribuire a diffondere l'idea, falsa, che le prestazioni sessuali pagate (o comunque ripagate) possano essere un ideale a cui tendere, appunto perchè rappresentano una minaccia per la sopravvivenza delle società umane. Si noti che, in eguale misura, non si può contribuire a diffondere l'ideale assoluto della castità, per l'importanza dell'attività sessuale nella perpetuazione della specie.
E' questo il senso da intendere nel, non diciamo reclamizzare perchè la pubblicità è non voluta, in questo caso, diffondere o attuare nel proprio ambito comportamenti che hanno conseguenze destabilizzanti. Non si può sostituire l'ingresso nel mondo del lavoro mediato dall'impegno fisico e intellettuale con quello mediato dalla sessualità, appunto perchè quest'ultimo genere di prestazione non sostituisce nessun altro genere. Diffondere un modello di pensiero, anche in conseguenza della propria autorità, e contribuire a creare un ideale di lavoro a cui tendere (prestazioni sessuali pagate o in altro modo ripagate), seppure in un ambito  circoscritto (almeno prima che divengano di pubblico dominio) significa ritardare lo sviluppo civico e culturale di una società. In questo senso sono condannabili, per le conseguenze più ampie che hanno sulla struttura sociale e politica di un paese.


Nessun commento:

Posta un commento

Come si dice, i commenti sono benvenuti, possibilmente senza sproloqui e senza insultare nessuno e senza fare marketing. Puoi mettere un link, non a siti di spam o phishing, o pubblicitari, o cose simili, ma non deve essere un collegamento attivo, altrimenti il commento verrà rimosso. Grazie.

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...