martedì 11 ottobre 2011

Il lato oscuro di Steve Jobs

I giorni scorsi, dopo la scomparsa di Steve Jobs, qualche voce si era levata per dire che con Jobs non era tutto oro quello che riluceva, che cioè l'uomo fosse diverso dal personaggio. A volte l'imperfetta conoscenza fa fare considerazioni sbagliate o incomplete. Ecco, è stata appunto di incompleta conoscenza la sensazione provata dopo aver letto questo articolo. Incompleta conoscenza, sempre ammesso che tutto quello che è scritto sia vero.

Gawker è un blog del gruppo Gawker Media, una società fondata da Nick Denton, giornalista inglese. Del gruppo fanno parte, oltre Gawker.com altri siti come Gizmodo e Lifehacker, e altri forse meno conosciuti dal pubblico italiano. Si trova nella classifica dei  primi dieci blog americani più visitati, secondo Technorati. Ne parlo perchè proprio su Gawker, ma forse è successo anche su altri siti, ho trovato questo articolo dissacrante della raffigurazione quasi sacra che è uscita in questi giorni di Steve Jobs, dopo la sua morte. L'autore è  Ryan Tate, il quale già in passato aveva avuto battibecchi con Jobs.   A parte la veridicità e credibilità di chi ha scritto l'articolo, penso sia utile conoscere altri aspetti della vita di  una persona come poteva essere Steve Jobs, cioè qualcuno che è riuscito a creare qualcosa di importante, al di là delle notizie in stile agiografico che sono uscite, e che saranno sicuramente vere. Questo è interessante per delineare la figura, per vederne tutti gli aspetti, per capire di più il personaggio. Chiaramente, tutto questo sempre ammesso che quello riportato sia vero.
Il titolo dell'articolo è già emblematico
Quello che tutti sono troppo educati da dire su Steve Jobs.
E l'attacco non è da meno:
He's been hailed as "a genius" and "the greatest CEO of his generation" by pundits and tech journalists. But a great man's reputation can withstand a full accounting. And, truth be told, Jobs could be terrible to people, and his impact on the world was not uniformly positive.
E 'stato salutato come "un genio" e "il più grande CEO della sua generazione" da esperti e giornalisti. Ma la reputazione di un grande uomo deve essere in grado di resistere a un resoconto completo. E, a dire il vero, Jobs poteva essere tremendo con  le persone, e il suo impatto sul mondo non è stato uniformemente positivo.
Secondo Tate l'errore, se così si può dire, dei suoi biografi è quello di aver raccontato la storia giovanile di Jobs, il suo sogno, che è quello di ogni imprenditore, di trasformare un settore. Egli era sicuramente una persona poliedrica, uomo di spettacolo, grande motivatore,  dai gusti lungimiranti, ottimo stratega ma, non era perfetto. Ecco alcuni degli aggettivi con cui Tate lo descrive: rude, sprezzante, ostile, dispettoso. Queste sarebbero le caratteristiche umane di Jobs raccontate da quei dipendenti senza vincoli di riservatezza: una storia di bullismo, manipolazione e paura.
Non si risparmia Ryan Tate e ci va giù pesante: il successo della Apple, dice
has been built literally on the backs of Chinese workers, many of them children and all of them enduring long shifts and the specter of brutal penalties for mistakes.
è stato costruito sulla spalle dei lavoratori cinesi, molti dei quali bambini....
Ora, è da notare che  la Apple non sarebbe certamente la prima azienda a far costruire i propri prodotti in Cina; in più,  la cosa è facilmente verificabile leggendo il luogo di produzione (made in China) stampigliato sui prodotti Apple. 
E ancora: pur essendo uno che magnificava l'espressione individuale, impose un controllo centralizzato e al limite del paranoico, su quello che si poteva o non si poteva dire dei prodotti e della Apple.

Censura e autoritarismo. 
La rete è un luogo in cui ci si può esprimere con libertà e con facilità. Questa espressione di sè, almeno in America, la si ottiene in gran parte con prodotti Apple. iPhone e iPad sono i due strumenti più utilizzati. Solo che per installare qualsiasi applicativo sui suoi prodotti devi chiedere il permesso alla Apple, che esercita il suo potere in maniera aggressiva. Per esempio
In the name of protecting children from the evils of erotica — "freedom from porn" — and adults from one another, Jobs has banned from being installed on his devices gay art, gay travel guides, political cartoons, sexy pictures, Congressional candidate pamphlets, political caricature,Vogue fashion spreads, systems invented by the opposition, and other things considered morally suspect.
In nome della difesa dei bambini, tutto ciò che è moralmente sospetto è bannato, come si dice in gergo, cioè messo al bando. E nel moralmente sospetto vi è l'omosessualità, le immagini sexy, le caricature politiche e così via. Una specie di supplenza parentale, in sostituzione di quella degli acquirenti.

Anche dal punto di vista della gestione dei lavoratori Tate ha qualcosa da dire: cultura della paura e controllo sulla comunicazione, attraverso il Gruppo fedeltà nel mondo specializzato nella caccia alla perdita di notizie, questo è il sistema vigente in azienda. E neanche con la stampa le cose vanno meglio: verrebbero usate tecniche coercitive, come per esempio negare ad alcuni giornalisti di presenziare a qualche presentazione, nel caso di articoli sgraditi.
Tra gli esempi della politica aggressiva della Apple, cita anche il caso di Gizmodo, reo di aver trasmesso il video di un prototipo di iPhone 4:  Apple denunciò la cosa e immediatamente ci fu un'irruzione nella casa di uno degli editor di Gizmodo.
In più, altro esempio delle (cito le parole esatte)
 Apple's fascist tendencies (tendenze fasciste di Apple)
a quanto racconta Tate è quello relativo all'irruzione e perquisizione, da parte di uomini della sicurezza Apple spacciatisi per agenti, nella casa di un uomo di S. Francisco ,  minacciato anche di ripercussioni legate alla legge sull'immigrazione, tutto a causa della sparizione di un prototipo di iPhone.

Sfruttamento del lavoro minorile e diritti umani. 
Le aziende Apple in Cina userebbero manodopera locale sotto i 16 anni di età
Apple's factories in China have regularly employed young teenagers and people below the legal work age of 16,

C'è pure un articolo del Daily Mail che presenta un reportage sulla vita all'interno di una fabbrica Apple in Cina. L'insider descrive un mondo che abbiamo imparato a conoscere
With the complex at peak production, operating 24 hours a day, seven days a week to meet the global demand for Apple phones and computers, a typical day begins with the Chinese national anthem being played over loudspeakers, with the words: 'Arise, arise, arise, millions of hearts with one mind.'
24 ore al giorno, 7 giorni su 7, la produzione di telefoni e computer non si ferma mai. Interessante il fatto che la giornata inizia con l'inno nazionale cinese e una voce che grida: alzati, milioni di cuori  con una mente sola!
Insomma, sempre ammesso che siano vere nello specifico, sembrano purtroppo essere un tratto comune di tutte le aziende al di là della muraglia, e rappresentano certamente uno degli aspetti della appetibilità della delocalizzazione in terra cinese.

In pubblico e in privato.
La reputazione di tiranno Jobs se la porta addosso dall'inizio. Metodi, a quanto riferisce il giornalista, da terrorismo psicologico: sminuire le persone, tenerle costantemente sotto pressione, queste alcune delle tecniche usate. Recentemente la rivista Fortune riporta la prassi di una mezz'ora di pubblica umiliazione

"Can anyone tell me what MobileMe is supposed to do?" Having received a satisfactory answer, he continued, "So why the fuck doesn't it do that?"
"You've tarnished Apple's reputation," he told them. "You should hate each other for having let each other down."



"Qualcuno sa dirmi quello che MobileMe dovrebbe fare?" Avendo ricevuto una risposta soddisfacente, ha proseguito, "allora perché diavolo non lo fa?"
"Avete macchiato la reputazione di Apple", gli ha detto. "Dovreste odiarvi l'un l'altro per essere caduti così in basso".

Anche Alan Deutschman nel suo libro  The Second Coming of Steve Jobs, descrivere un Jobs quanto meno ondeggiante

He would praise and inspire them, often in very creative ways, but he would also resort to intimidating, goading, berating, belittling, and even humiliating them... When he was Bad Steve, he didn't seem to care about the severe damage he caused to egos or emotions... suddenly and unexpectedly, he would look at something they were working on say that it "sucked," it was "shit."
Insomma, Steve Jobs poteva lodarti, darti l'ispirazione, anche in modi molto creativi, ma poteva anche intimidirti, rimproverarti, sminuirti, umiliarti. Quando si comportava da Bad Steve sembrava non interessarsi delle emozioni e dell'ego altrui: all'improvviso dava un'occhiata a quello che stavi facendo e diceva -è merda!-.
Anche sul versante filantropico ha qualcosa da dire: non c'è traccia di pubbliche donazioni in beneficenza da parte di Steve Jobs. Potrebbe averlo fatto in anonimato, ma certamente non è stato filantropo e benefattore come lo sono Bill Gates e Warren Buffet.
Anche con la figlia Lisa, avuta a 23 anni, fuori dal matrimonio, non si sarebbe comportato in maniera eccellente, negando che fosse sua figlia (sono sterile, avrebbe detto) e dichiarandolo anche in tribunale. In seguito, però,  l'avrebbe riconosciuta.

In definitiva è un ritratto un po' più controverso quello che esce da questo articolo e dai libri e dagli altri articoli citati. Forse la reputazione di un uomo dipende anche da quali informazioni circolano, da quanto è abile a promuoversi o a farsi promuovere, e da  altri fattori che non ci farebbe piacere conoscere. Ma è altrettanto vero che l'umana natura è infida, e a volte i racconti fatti da ex dipendenti o ex collaboratori non rappresentano tutta la verità. Quello che è certo è che forse dopo la morte è circolata, come sempre accade in questi casi, una visione di Jobs sfrondata dei lati peggiori. Ma questo avviene sempre: improvvisamente il morto diventa la persona migliore del mondo. Steve Jobs ha avuto tanti meriti, tante idee, era un visionario, a suo modo un genio, ma era anche un uomo. Se era quell'uomo descritto qui, occorre distinguere nettamente la parte pubblica da quella privata. O forse proprio l'insieme dei due aspetti ne delinea maggiormente la personalità perchè, a volte, i tratti migliori in un ambito si accompagnano a quelli peggiori in un altro.

2 commenti:

  1. mi viene in mente:
    Dove la luce è più luminosa le ombre sono più profonde. Johann Wolfgang von Goethe

    RispondiElimina
  2. che bella citazione. Non so se esiste questa correlazione lineare ma in fondo forse è vero che abbiamo un capitale che ognuno di noi spende come vuole

    RispondiElimina

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