martedì 27 dicembre 2011

Finti disoccupati, pensioni di parenti deceduti, agevolazioni per calamità: un ritratto dell'Italia che truffa

Non so se rallegrarmi di più per il fatto che ogni tanto vengono scoperte o dispiacermi per questa inveterata abitudine all'inganno di una parte degli italiani.
Tra falsi braccianti agricoli, pensioni di parenti deceduti, indennità d'accompagnamento non dovute e agevolazioni per calamità non subite, l'Italia che truffa non dorme mai, è sempre all'opera. Alcuni dati [fonte il Corriere]
Pensioni di parenti defunti
441 denunciati per un danno di 800 mila euro, per pensioni erogate a  parenti defunti. A Palermo, una donna percepiva la pensione della madre morta da 10 anni. Falsi documenti di autocertificazione, spostamento della residenza in altro comune o all'estero per sfuggire i controlli e mancata comunicazione all'anagrafe e alle autorità del decesso di un parente che, immagino, venisse sepolto in proprio, queste le strategie più seguite. Mi chiedo come si riesca, per così tanto tempo a perpetrare l'inganno senza che nessuno se ne accorga.
Finti braccianti agricoli
6.500 finti braccianti agricoli per un danno all'Inps di 42 milioni di euro. In Sicilia, su 33 mila domande esaminate, 1760 erano fasulle: titolari di partite Iva (professionisti, commercianti, imprenditori) avevano dichiarato di essere disoccupati, grazie a quell'istituto di civiltà che dovrebbe essere l'autocertificazione, ma che molti pensano di sfruttare a proprio vantaggio. Colpiti anche i falsi datori di lavoro di questi finti disoccupati anzi, in questo caso la furbizia gli si è ritorta contro: oltre alle false assunzioni, 69 di questi risultavano evasori totali, per circa 30 milioni di euro.
Indennità non dovute
L'indennità di accompagnamento serve ad alleviare quelle famiglie che hanno in casa un parente da accudire più o meno integralmente. Se questo parente si trova in lungodegenza in ospedale è chiaro che l'indennità non è dovuta perchè ci pensa la struttura sanitaria all'assistenza. E' quello che si è scoperto a Lecce: 443 persone e 3 milioni e 800 mila euro di indennità non dovute. 
Agevolazioni vittime terremoto
Nel recente terremoto dell'Abruzzo del 2009 chi, a causa del sisma, aveva dovuto sospendere la propria attività economica o ha avuto l'inagibilità dell'abitazione, ha ricevuto degli indennizzi di varia entità. 140 tra titolari di attività autonome e residenti hanno percepito queste indennità anche se hanno continuato a lavorare e non avevano la casa inagibile, per un danno allo Stato di circa 350 mila euro.
Piccole e grandi storie di furberie, truffe, inganni. Certo, di fronte alla piaga della corruzione e dell'evasione o elusione fiscale di grandi capitali, queste sembrano piccola cosa. Ma è il segnale di una tendenza insieme, forse, a quella che vede privilegiato il rapporto di conoscenza nelle assunzioni più che i reali meriti del candidato. Ritratto di un'Italia che non vuole crescere, che non vuole abbandonare il provincialismo della furberia, con il rischio di relegarsi per sempre ai margini dello sviluppo economico e sociale.
 
 
 
 

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