giovedì 15 dicembre 2011

La escortax: anche le escort vogliono pagare le tasse

Sul Gazzettino esce questa lettera inviata da una lettrice che si definisce escort e che vorrebbe contribuire a pagare le tasse e aiutare il paese ma non le viene permesso.
"Mi chiamo Marina, e sono una escort," dice, e "appartengo ad una categoria di persone che tanto vorrebbe pagare le tasse, ma che in questo paese non gli viene permesso."
La storia che presenta è un plot classico che rischia di sembrare a volte favolistico anche se è quello di tantissimi altri
Le difficoltà economiche della mia famiglia, nel corso della mia carriera universitaria, mi hanno spinta verso la prostituzione, quale unica alternativa valida per continuare gli studi a Roma, lontano da casa, e aiutare la mia stessa famiglia ad uscire dalla grave situazione che stava vivendo.
Chiede al Presidente Monti di pagare le tasse come tutti e quindi di essere riconosciuta e di inserire
 nella sua Manovra sul lavoro, anche la possibilità di legalizzare la Prostituzione, che significa altresì far emergere il “lavoro sommerso” di circa 300.000 individui fra donne/trans/uomini che oltretutto risultano per lo Stato disoccupati. 
Richieste irricevibili, ipotesi di buon senso o impossibilità di fatto?

1 commento:

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