giovedì 5 gennaio 2012

Calderoli, Monti e la presunta festa dell'ultimo dell'anno a Palazzo Chigi

imagecredit ilmattino.it
E' notevole l'enfasi e la puntigliosità, del resto precedentemente quasi sconosciute, che ha la Lega per i rendiconti di tutte le spese. L'ultima ha come protagonisti Calderoli e il Presidente Monti: il senatore, in un'interrogazione a risposta scritta indirizzata alla Presidenza del Consiglio, contesta a Monti una presunta festa tenuta a Palazzo Chigi in occasione dell'ultimo dell'anno.
"Se corrispondesse al vero la notizia secondo cui la notte del 31 dicembre si sono tenuti festeggiamenti di natura privata per il nuovo anno a Palazzo Chigi [...] Monti dovrebbe rassegnare immediatamente le dimissioni e chiedere scusa al paese e ai cittadini". [...] "chi ha sostenuto gli oneri diretti e indiretti della serata". [...] "Se la festa avesse le caratteristiche di manifestazione istituzionale o di natura privata; quanti fossero gli invitati alla festa e a che titolo vi abbiano partecipato; se l'iniziativa sia stata effettivamente disposta dal presidente; se tra gli invitati figurassero anche le persone care al presidente; chi abbia sostenuto gli oneri, con particolare riferimento alla sicurezza e agli straordinari del personale addetto, e se gli stessi sono stati già corrisposti". [...] "se non si ritiene inopportuno e offensivo verso i cittadini organizzare, in un momento di crisi come l'attuale, una festa utilizzando strutture e personale pubblici" [fonte Repubblica]
Il Presidente del Consiglio, che evidentemente ha letto i giornali ma al quale non è ancora arrivata l'interrogazione, replica sul sito del governo. Nessuna festa a Palazzo Chigi ma solo una cena tra i coniugi Monti i loro figli e relative famiglie, 10 persone in tutto, nell'appartamento residenza di servizio del Presidente del Consiglio, senza utilizzo di personale fuori orario e tutto a carico di Monti.
Il Presidente del Consiglio ha appreso da fonti di stampa che il Senatore Roberto Calderoli avrebbe presentato in data odierna un’interrogazione a risposta scritta con la quale chiede di dar conto delle modalità di svolgimento della cena del 31 dicembre 2011 del medesimo Presidente del Consiglio.
Il Presidente Monti precisa che non c’è stato alcun tipo di festeggiamento presso Palazzo Chigi, ma si è tenuta presso l’appartamento, residenza di servizio del Presidente del Consiglio, una semplice cena di natura privata, dalle ore 20.00 del 31 dicembre 2011 alle ore 00.15 del 1° gennaio 2012, alla quale hanno partecipato: Mario Monti e la moglie, a titolo di residenti pro tempore nell’appartamento suddetto, nonché quali invitati la figlia e il figlio, con i rispettivi coniugi, una sorella della signora Monti con il coniuge, quattro bambini, nipoti dei coniugi Monti, di età compresa tra un anno e mezzo e i sei anni.
Tutti gli invitati alla cena, che hanno trascorso a Roma il periodo dal 27 dicembre al 2 gennaio, risiedevano all’Hotel Nazionale, ovviamente a loro spese.
Gli oneri della serata sono stati sostenuti personalmente da Mario Monti, che, come l’interrogante ricorderà, ha rinunciato alle remunerazioni previste per le posizioni di Presidente del Consiglio e di Ministro dell’economia e delle finanze.
Gli acquisti sono stati effettuati dalla signora Monti a proprie spese presso alcuni negozi siti in Piazza Santa Emerenziana (tortellini e dolce) e in via Cola di Rienzo (cotechino e lenticchie).
La cena è stata preparata e servita in tavola dalla signora Monti. Non vi è perciò stato alcun onere diretto o indiretto per spese di personale.
Il Presidente Monti non si sente tuttavia di escludere che, in relazione al numero relativamente elevato degli invitati (10 ospiti), possano esservi stati per l’Amministrazione di Palazzo Chigi oneri lievemente superiori a quelli abituali per quanto riguarda il consumo di energia elettrica, gas e acqua corrente.
Nel dare risposta al Senatore Calderoli, il Presidente Monti esprime la propria gratitudine per la richiesta di chiarimenti, poiché anche a suo parere sarebbe “inopportuno e offensivo verso i cittadini organizzare una festa utilizzando strutture e personale pubblici”. Come risulta dalle circostanze di fatto sopra indicate, non si è trattato di “una festa” organizzata “utilizzando strutture e personale pubblici”.
D’altronde il Presidente Monti evita accuratamente di utilizzare mezzi dello Stato se non per ragioni strettamente legate all’esercizio delle sue funzioni, quali gli incontri con rappresentanti istituzionali o con membri di governo stranieri. Pertanto, il Presidente, per raggiungere il proprio domicilio a Milano, utilizza il treno, a meno che non siano previsti la partenza o l’arrivo a Milano da un viaggio ufficiale.
Controreplica di Calderoli
"Come si dice in questi casi, la toppa è peggio del buco. La nota scritta diramata da Mario Monti rispetto alla mia interrogazione scritta su quanto avvenuto a Palazzo Chigi a fine anno conferma pienamente che c'è stata una festa privata, testimoniata dall'ampia partecipazione dei suoi parenti e congiunti e, indipendentemente dal lavoro che sarebbe stato svolto dalla signora Monti in cucina e nel servizio ai tavoli, ma verificheremo che non ci fossero davvero dei cuochi o dei camerieri, chiediamo al presidente Monti se sia al corrente di quanto costa tenere aperto Palazzo Chigi, con tutto il personale conseguente, incluso quello relativo alla sicurezza"

Devo dire che, nonostante tutto, questo spirito alla Savonarola mi piace. Anche se è sempre tipico di chi si trova all'opposizione e sparisce immediatamente non appena si va o si ritorna al governo, serve a non far abbassare la guardia. 

2 commenti:

  1. Volevo riportare anch'io la cosa perché in effetti è davvero ghiotta, ma mi sembra che tu lo abbia già fatto in maniera esauriente. Ogni giorno di più mi piace Monti e faccio voti perché duri il più a lungo possibile il periodo in cui la canea becera rimanga fuori dai palazzi, anche se purtroppo non parla di dimettersi dal percepire i lauti stipendi. E' troppo sperare che il calderolame vario se ne vada per sempre in luoghi meravigliosi e padanissimi come la Groenlandia, completamente liberi di terrocelli di ogni genere? Temo rimanga un sogno. I ditomedisti nostrani, verrebbero bloccati senz'altro alla frontiera di Chiasso dalla ticinese Lega Balà i rat, quelli sì nordisti DOC!

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  2. Enrico, se il paragone non t'opprime, direi commento à la Gadda
    anche se su Monti ho idee diverse. 

    RispondiElimina

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