martedì 17 gennaio 2012

Interrogazioni parlamentari al Governo: Camera dei Deputati

credit camera.it
Ogni tanto è bene conoscere l'attività dei nostri parlamentari, le leggi in discussione, i lavori alla Camera, le interrogazioni al Governo e così via. Queste sono alcune interrogazioni a risposta immediata poste in questi giorni da alcuni deputati al Governo, su temi di varia natura. Eccone alcune. La pagina con tutte le interrogazioni e le mozioni del 2012 è disponibile qui.

Regione Lazio: pagamenti arretrati al Policlinico Gemelli.
 FIORONI, GASBARRA, PEDOTO, MARAN, LENZI, QUARTIANI e GIACHETTI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che: 
   il Policlinico Agostino Gemelli rappresenta una delle più significative istituzioni sanitarie del nostro Paese; [...] 
   risulta agli interroganti che lo stesso policlinico è in attesa di vedere saldati crediti dalla regione Lazio per il periodo 2000-2006 di circa 224 milioni di euro, richiesta acclarata da un lodo arbitrale proposto dalla regione, che, nonostante quanto stabilito dagli arbitri, ha deciso di fare ricorso alla corte di appello di Roma (ricorso presentato nel 2009, con udienza fissata nel 2014); 
   fino ad oggi di quella cifra nulla è stato versato dalla regione; 
   sono, altresì, riconosciuti dalla regione Lazio crediti per il periodo 2006-2010 di altri 78 milioni di euro; 
   il Policlinico Gemelli aveva stimato per l'anno 2011 un fabbisogno di circa 580 milioni di euro, mentre la regione ha espresso diversa opinione, riconoscendo congrui 510 milioni di euro, e comunque i versamenti effettuati dalla regione ed ottenuti per il 2011 ammontano a 430 milioni di euro; 
   [...]
   se il Governo, nell'ambito delle proprie competenze, intenda adoperarsi affinché sia congrua la definizione dei tempi per la riscossione dei crediti pregressi, favorendo interventi per individuare una rapida soluzione e una risposta adeguata per impedire che una struttura di qualità e di eccellenza, come il Policlinico Gemelli, rischi di vedere messa in difficoltà e in crisi la propria attività di offerta di cura sempre al servizio dei cittadini malati. 
(3-01998) 
(10 gennaio 2012)

Spese militari: caccia F-35

   DI STANISLAO, DI PIETRO, DONADI, LEOLUCA ORLANDO, EVANGELISTI e BORGHESI. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che: 
   la crisi finanziaria internazionale ha costretto molti Paesi a ridurre la spesa pubblica, in particolare nei Paesi dell'Unione europea e dell'area euro. In Italia, l'ultima manovra del Governo mira a ridurre la spesa pubblica, contemplando tagli al sociale, alla scuola, alle imprese, alla ricerca, alla giustizia, senza incidere con riduzioni significative sulle spese militari, mentre tagli alle spese della difesa sono stati previsti in diversi Paesi, tra i quali gli stessi Usa
   l'Italia è l'ottavo Paese al mondo per spese militari, con 20.556,9 milioni di euro per il 2010, con un incremento per il 2011, a causa dei fondi destinati agli acquisti per i nuovi armamenti, dell'8,4 per cento, pari a quasi 3 miliardi e mezzo di euro, ovvero 266 milioni in più rispetto al 2010. Le spese per l'esercizio, invece, hanno visto una riduzione del 18 per cento rispetto al precedente esercizio finanziario e sono destinate alla formazione e all'addestramento, alla manutenzione e all'efficienza di armi, ai mezzi e alle infrastrutture, al mantenimento delle scorte e, in generale, alla capacità e alla prontezza operativa dello strumento militare; 
   vanno poi aggiunti i circa 3 miliardi di euro provenienti dai bilanci di altri Ministeri: il Ministero dell'economia e delle finanze stanzia 754,3 milioni di euro per il fondo di riserva per le spese derivanti dalla proroga delle missioni internazionali di pace, il Ministero dello sviluppo economico stanzia 1.483 milioni di euro destinati ad interventi agevolativi per il settore aeronautico, 510 milioni di euro destinati ad interventi per lo sviluppo e l'acquisizione delle unità navali della classe Fremm (Fregata europea multi-missione) e una percentuale ormai altissima del budget del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca viene destinata a progetti in ambito spaziale e satellitare delle Forze armate; 
   la nota aggiuntiva di previsione per la difesa per l'anno 2012 stanzia 21.342 milioni di euro; 
   la recente legge di stabilità ha confermato, inoltre, la cosiddetta mini naja, con uno stanziamento di 7,5 milioni di euro per il 2012 e di un milione di euro per il 2013. Il corso di formazione ha il compito di trasmettere e rafforzare nei giovani i valori presenti all'interno delle Forze armate. Un progetto inutile, ad avviso degli interroganti, che in questo momento storico non ha alcun motivo di essere finanziato; 
   sul bilancio dello Stato, al momento, incombono ben 71 programmi di ammodernamento e riconfigurazione di sistemi d'arma, che ipotecano la spesa bellica da qui al 2026; 
   da un lato c’è un comparto già fortemente penalizzato dal punto di vista dei tagli alle risorse, degli stipendi del personale, della formazione, dell'addestramento, dell'esercizio, dall'altro non c’è il minimo intento di diminuire le ingenti spese militari, bensì persiste ancora l'inutile e costosissimo programma per l'acquisto di 131 cacciabombardieri F-35/Joint strike fighter
   ai conti attuali l'acquisto dei 131 aerei F-35/Joint strike fighter comporterebbe per l'Italia una spesa complessiva di oltre 18 miliardi di euro –: 
   se il Governo intenda assumere nelle prossime settimane misure concrete per la riduzione delle spese militari e, in particolare, se non intenda bloccare, in via definitiva, il programma per la produzione e l'acquisto dei 131 cacciabombardieri F-35/Joint strike fighter. (3-01999) 
(10 gennaio 2012)
Smantellamento centrali nucleari.
  MARMO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che: 
   nel 1990 il Cipe decise la chiusura dell'impianto nucleare di Trino Vercellese, chiedendo all’Enel di elaborare e attuare il piano di decomissioning
   nel 1999 la proprietà dell'impianto nucleare di Trino Vercellese fu trasferita alla Sogin, con l'incarico di smantellare la centrale, di sistemare i materiali radioattivi presenti e procedere al recupero e alla valorizzazione dell'area; 
   dal 2000 la Sogin ha elaborato e presentato il progetto globale di smantellamento dell'impianto nucleare di Trino Vercellese; 
   nella centrale di Trino Vercellese sembra che siano ancora presenti 47 barre di combustibile e che vi siano ancora edifici da demolire e da stoccare come rifiuti; 
   ad oggi le notizie su come stiano procedendo i lavori di manutenzione dell'impianto nucleare di Trino Vercellese, sui tempi di smaltimento delle scorie e sui costi relativi al mantenimento dell'impianto non sono conosciute; 
   i residenti a Trino Vercellese, che hanno già subito danni dalla presenza dell'impianto nucleare, sia relativi alla salute che all'ambiente, hanno il diritto di sapere i tempi certi dello smaltimento dell'impianto ad oltre vent'anni dalla chiusura –: 
   quali siano lo stato dei lavori relativi alla manutenzione dell'impianto nucleare di Trino Vercellese, il termine entro cui sarà definitivamente portato a conclusione lo smaltimento delle scorie e il costo annuo del mantenimento del citato impianto. (3-02003) 
(10 gennaio 2012)

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