lunedì 23 gennaio 2012

La protesta dei forconi in Sicilia: tra rischio reazionario e bersagli sbagliati

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Breve editoriale di Flores D'Arcais su Micromega sulla protesta dei forconi siciliana. Fatte le debite premesse che motivi di esasperazione e rabbia ve ne sono, massimamente nei confronti degli amministratori locali più che, o oltre che,  quelli nazionali  (che fanno provvedimenti che interessano tutta l'Italia, non solo la Sicilia), paventa il rischio di vandea reazionaria, la controrivoluzione dei contadini francesi di quella contea nei confronti della rivoluzione.
Rischio alimentato dalla presenza di forze di estrema destra tra le fila dei protestatari, continua D'Arcais e dal succitato errore di  indirizzamento della protesta.
Alcuni dati economici e politici su questa Regione.



  • Rapporto Quars 2010 (Qualità dello sviluppo regionale): Sicilia penultima.
  • Numero di imprese per mille abitanti (dati Istat 2008): Sicilia ultima.
  • Rapporto tra stipendi politici regionali e benessere cittadini (fonte lavoce.info): Sicilia, tra gli ultimi posti, cioè tra i più alti stipendi per i politici regionali e i più bassi Pil pro capite.
  • Costo delle regioni e contributi statali: la Sicilia è la seconda Regione come contributi statali (primo il Lazio) con quasi 24 miliardi (anno 2009).
  • Apparato amministrativo e relativo costo (dati Uil): la Sicilia ha il più alto numero di consiglieri regionali (90) e il più alto costo di funzionamento di giunte e consigli regionali, più di 158 milioni di euro l'anno (dati 2010).
  • Pil pro capite (fonte it.wikipedia, qui,  qui,): 17.488 euro, contro 29.392 euro a livello nazionale.
  • Addizionale Irpef regionale(fonte Globallaboratory): Sicilia +1,73% (range da 1,23% a 2,03%, tre sole Regioni hanno applicato l'addizionale del 2,03%, Calabria, Campania e Molise).
  • Aliquota Irap (fonte studio Agostini): 4,82% (range da 3,40% a 4,97%).
Un apparato politico e burocratico pletorico e costoso e uno produttivo anemico, questo il quadro macroscopico. Forse è il caso che la protesta dei forconi sappia indirizzare le sue proteste adeguatamente tra Regione e Stato centrale riconoscendo ad ognuno le proprie responsabilità.

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