giovedì 2 febbraio 2012

E' morta la poetessa Wislawa Szymborska

Era stata premio Nobel per la Letteratura nel 1996 e aveva 88 anni. E' morta ieri a Cracovia Wislawa Szymborska. Nata a Kornik, in Polonia, il 2 luglio del 1923. Dopo breve tempo la famiglia si trasferisce a Cracovia, città nella quale è rimasta fino all'ultimo. L'inizio è come disegnatrice per libri di testo in lingua inglese. In seguito si iscrive a corsi di letteratura e sociologia  all'Università Jagellonica di Cracovia, ma non riesce a completare gli studi a causa delle ristrettezze economiche. La prima poesia viene pubblicata nel 1945 e la sua prima raccolta nel 1952.
La sua carriera culmina nel 1996 con il conferimento del premio Nobel per la Letteratura
«per una poesia che, con ironica precisione, permette al contesto storico e biologico di venire alla luce in frammenti d'umana realtà». [fonte it.wikipedia]
E allora leggiamo alcune di queste ironiche precisioni che fanno venire alla luce frammenti d'umana realtà



Scrivere un curriculum (da "Vista con granello di sabbia")

Che cos'e' necessario?
E' necessario scrivere una domanda,
e alla domanda allegare il curriculum.
A prescindere da quanto si e' vissuto
e' bene che il curriculum sia breve.
E' d'obbligo concisione e selezione dei fatti.
Cambiare paesaggi in indirizzi
e malcerti ricordi in date fisse.
Di tutti gli amori basta quello coniugale,
e dei bambini solo quelli nati.
Conta di piu' chi ti conosce di chi conosci tu.
I viaggi solo se all'estero.
L'appartenenza a un che, ma senza perche'.
Onorificenze senza motivazione.
Scrivi come se non parlassi mai con te stesso
e ti evitassi.
Sorvola su cani, gatti e uccelli,
cianfrusaglie del passato, amici e sogni.
Meglio il prezzo che il valore
e il titolo che il contenuto.
Meglio il numero di scarpa, che non dove va
colui per cui ti scambiano.
Aggiungi una foto con l'orecchio in vista.
E' la sua forma che conta, non cio' che sente.
Cosa si sente?
Il fragore delle macchine che tritano la carta.
[da gironi.it]

Un appunto
La vita – è il solo modo
per coprirsi di foglie,
prendere fiato sulla sabbia,
sollevarsi sulle ali;
essere un cane,
o carezzarlo sul suo pelo caldo;
distinguere il dolore
da tutto ciò che dolore non è;
stare dentro gli eventi,
dileguarsi nelle vedute,
cercare il più piccolo errore.
Un'occasione eccezionale
per ricordare per un attimo
di che si è parlato
a luce spenta;
e almeno per una volta
inciampare in una pietra,
bagnarsi in qualche pioggia,
perdere le chiavi tra l'erba;
e seguire con gli occhi una scintilla di vento;
e persistere nel non sapere
qualcosa d'importante.
[da appuntinovalis]

5 commenti:

  1. meraviglia Pao
    io ho pubblicato un altra, sulla morte ma è fantastica
    http://artcounseling.wordpress.com/2012/02/02/la-poesia-trova-il-senso-e-sconfigge-la-morte/

    RispondiElimina
  2. Una grande poetessa, ma anche una grande figura di donna.
    Ciao!
    Lara

    RispondiElimina
  3. Arrivo dal mio gestore di visite. Piacere

    RispondiElimina

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