sabato 4 febbraio 2012

Lotta alla corruzione: relazione della Commissione Anticorruzione. Testo completo

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Il Ministro della Pubblica Amministrazione Patroni Griffi ha ricevuto in questi giorni la relazione della Commissione per lo studio e l'elaborazione di proposte in tema di trasparenza e prevenzione della corruzione nella pubblica amministrazione. La Commissione è stata istituita con Decreto il 23 dicembre 2011.
Questo è il comunicato stampa del Ministero con i punti nodali nel senso della prevenzione.

  • Piani di prevenzione
  • Premi e anonimato
  • Più monitoraggio e più rotazione 
  • Stop ai conflitti di interesse
  • Responsabilità disciplinare
  • Rendere noti i patrimoni


Tutte belle parole, non c'è dubbio, molte delle quali già sentite.


Qui invece c'è il rapporto della Commissione, del quale segnalo alcuni passaggi relativi alle statistiche sulla corruzione, in cui si evidenzia una discrepanza tra corrotti e corruttori oggetto di indagine dell'autorità giudiziaria e rapporto dell'Eurobarometro.


Statistiche giudiziarie: apparente tendenza alla diminuzione di delitti e denunciati
  • delitti di corruzione e concussione 2009: 311
  • delitti di corruzione e concussione 2010: 223
  • persone denunciate 2009: 1821
  • persone denunciate 2010: 1226
  • condannati in via definitiva 2007: 341 
  • condannati in via definitiva 2008: 295
Sondaggio di Eurobarometro del 2009:
  • cittadini italiani che hanno ricevuto la richiesta o l'offerta di una tangente nell'ultimo anno: 17%
  • cittadini media UE che hanno ricevuto la richiesta o l'offerta di una tangente nell'ultimo anno: 9%
  • cittadini italiani che hanno pagato una tangente per servizi pubblici tra 2009-2010: 13%
  • cittadini media UE che hanno pagato una tangente per servizi pubblici tra 2009-2010: 5%
Rapporto del Greco (Group of States against Corruptions) del Consiglio d'Europa:
  • L'Italia non ha un programma anticorruzione coordinato. Nessuna metodologia è al momento in vigore per stimare l'efficienza delle misure anticorruzione specificamente indirizzate alla pubblica amministrazione



COMUNICATO STAMPA
LOTTA ALLA CORRUZIONE NELLA PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE


Consegnata a Patroni Griffi la relazione della commissione di
studio


Adozione di piani anticorruzione, premi e anonimato per chi
denuncia reati contro la pubblica amministrazione, sistema di
rotazione per i funzionari che lavorano nei settori più a rischio,
nuove incompatibilità. Sono queste alcune delle proposte elaborate
dalla Commissione per lo studio e l’elaborazione di proposte in
tema di trasparenza e prevenzione della corruzione nella pubblica
amministrazione. La Commissione è stata istituita dal ministro per
la Pubblica amministrazione, Filippo Patroni Griffi, al quale oggi
sono stati consegnati i primi esiti dell’attività svolta.


Piani di prevenzione
Nello studio viene suggerito al governo di “prevedere e imporre
l’adozione da parte delle singole amministrazioni di adeguati piani
interni con la finalità di prevenzione”. I piani, ispirati ai modelli di
risk management, serviranno a individuare “i settori nei quali più
si annida il rischio corruttivo” in modo da avviare “mappature e
programmi strategici, mezzi di promozione della cultura del
rischio all’interno dell’organizzazione, sistemi di identificazione degli 
eventi rilevanti, previsione di strutture di
auditing, ruolo del risk manager .


Premi e anonimato
La commissione ritiene necessario prevedere, a tutela del
dipendente che segnala illeciti, un sistema premiale che incentivi
la segnalazione


Più monitoraggio e più rotazione
Avviare un monitoraggio dei rapporti tra l’amministrazione e i
soggetti che con la stessa stipulano i contratti o che sono
interessati in procedimenti di autorizzazione, concessione o
erogazione di vantaggi economici. Si suggerisce anche di
intensificare la rotazione degli incarichi nei gangli procedimentali
più a rischio.


Stop ai conflitti di interesse
La commissione propone di regolare i rapporti tra i titolari degli
incarichi amministrativi e gli interessi esterni ponendo divieti
laddove finiscano per influire negativamente sull’indipendenza del
funzionario. Per esempio: parentele, conflitti di interesse etc, etc.


Responsabilità disciplinare
“E’ necessario rafforzare – si legge nel lavoro della commissione
– lo strumento disciplinare nella prospettiva del contrasto dei
fenomeni di corruzione e dei conflitti di interesse, anche attraverso
l’integrazione delle ipotesi di licenziamento disciplinare”


Rendere noti i patrimoni
Si propone di rendere pubblici “i dati relativi ai titolari di incarichi
politici, di carattere elettivo o comunque di esercizio di poteri di
indirizzo politico, di livello statale, regionale e locale: dati
quantomeno riguardanti la situazione patrimoniale complessiva
del titolare al momento dell’assunzione della carica, la titolarità di
imprese, le partecipazioni azionarie proprie, del coniuge e dei
congiunti fino al secondo grado di parentela”. Viene anche chiesto
di rendere pubblici i dati reddituali e patrimoniali almeno dei
dirigenti.

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