giovedì 23 febbraio 2012

Tetto agli stipendi d'oro dei dirigenti pubblici: a che punto siamo?

Patroni Griffi
imagecredit liberoquotidiano.it
Dice Sergio Rizzo sul Corriere di oggi che ci sono forti resistenze da parte dei più alti dirigenti pubblici ad aderire all'operazione trasparenza e, soprattutto, alla direttiva che impone come limite massimo lo stipendio del Primo Presidente di Cassazione (311 mila euro lordi).
Sul sito del Ministero della Pubblica Amministrazione il Ministro Patroni Griffi ha voglia  a inviare a tutte le pubbliche amministrazioni il termine perentorio per l'invio dei dati (oggi 23 febbraio): in quanti l'hanno fatto? E com'è che ancora non sono disponibili? Cosa che nota anche Rizzo il quale osserva che, sparsi sui siti dei Ministeri, vi sono sì alcuni stipendi dei dirigenti ma non di quelli di più alto grado, comprese le doppie o triple retribuzioni.
Per esempio: a mo' delle voci sul mega-iper-super direttore galattico di fantozziana memoria, non si sa esattamente quanto guadagna, oggi, il capo gabinetto del Ministero dell'Economia  Vincenzo Fortunato (nomen omen) accreditato
già tre anni fa di un reddito di 788 mila euro. [fonte qui]


Oppure: per le aziende statali, per quanto riguarda le retribuzioni dei manager, ci saranno dei tetti variabili che, in soldoni, significa che il Ministero del Tesoro dovrà definire degli "indicatori quantitativi e qualitativi". Pensate che l'abbia fatto? No. Ha rimandato la cosa a fine maggio.
E così, alcuni dirigenti di municipalizzate dell'area romana (ma non solo), continuano ad accumulare sostanziosi stipendi con acclusa sorpresa finale: persino Barack Obama guadagna meno di alcuni nostri manager.
Il precedente amministratore delegato dell'Ama (la società di raccolta dei rifiuti), Franco Panzironi, cumulava emolumenti per 490.225 euro. Inarrivabili rispetto a quelli (596 mila) di Gioacchino Gabbuti, attuale amministratore delegato di Atac patrimonio, mentre l'ex capo dell'Atac Adalberto Bertucci si fermava a 359 mila. Da Roma a Milano, dove la retribuzione dell'ex presidente dell'Atm Elio Catania, sostituito la scorsa estate dal nuovo sindaco Giuliano Pisapia, si attestava tutto compreso sui 450 mila euro. Duecentomila in meno rispetto alla paga del direttore e amministratore della Sea, Giuseppe Bonomi. Per la cronaca, 650 mila euro è più del doppio dello stipendio del presidente degli Stati Uniti Barack Obama: quattrocentomila dollari. Non fa un certo effetto?  [fonte qui]
Invito al Presidente Monti: sia coerente con l'impegno preso di porre come limite per le retribuzioni dei dirigenti pubblici (tutti) quello comunque altissimo del Primo Presidente di Cassazione e vada fino in fondo, senza sacche di inapplicabilità; ne va della credibilità sua e di tutto il Governo.

Aggiornamento ore 20:45: i dati degli stipendi consegnati oggi dal Ministro Patroni Griffi: tabella del Corriere.

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