martedì 20 marzo 2012

Avanzi: se il cliente porta a casa il cibo non consumato al ristorante

Il termine avanzi racchiude un significato più negativo che positivo. Dà l'idea di qualcosa che, per il fatto stesso di non essere stato consumato o utilizzato, abbia ereditato la scomoda caratteristica di minore qualità. Ma così non è, chiaramente.
Per esempio: se al ristorante non finiamo tutto il cibo ordinato che facciamo, chiediamo di portarcelo a casa? La maggior parte di noi considererebbe questa prassi come priva di stile o francamente ineducata ma non è così.  Gli avanzi del tavolo del ristorante possono essere riutilizzati benissimo, senza nessuna perdita qualitativa, come del resto si fa normalmente a casa. A cercare di modificare questo costume un po' snob e sicuramente sprecone di buttare il cibo non consumato ci prova, in Italia, la Provincia di Trento, con la campagna Ri-gustami a casa fornendo ai ristoranti un' eco-vaschetta biodegradabile (compostabile) da utilizzare per il trasporto del cibo.
Dico in Italia perchè, come ricordano a dissapore, dove ho letto la notizia (segnalata su Internazionale), nel mondo anglosassone esiste una cosa come la doggy bag, prevista per il proprio cane ma utile anche se non si ha un cane, per cui il cliente a fine pasto chiede gli avanzi senza nessun problema.
Questione di abitudini e cultura (al risparmio): risparmio anche per il ristorante, che ha meno rifiuti umidi da smaltire. E in più, rispetto per il cibo, soprattutto se si pensa che molte persone al mondo muoiono ancora di  fame.
E allora: ri-gustami a casa! 


Imagecredit: eco.provincia.tn.it

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