sabato 3 marzo 2012

Tutti in vacanza a spese del Comune: prima delle amministrative sindaco paga crociera agli anziani

imagecredit nytimes.com
Il New York Times nel settembre dello scorso anno scriveva così:
The auxiliaries, who earn a respectable 800 euros a month, or $1,100, to work 20 hours a week, are among about 64 Comitini residents employed by the town, the product of an entrenched jobs-for-votes system pervasive in Italian politics at all levels.
Su una popolazione di 960 individui gli impiegati del Comune di Comitini, paesino in provincia di Agrigento, sono 64. E' un tipico esempio della politica del voto di scambio, dice appunto il NYT che aggiunge, rincarando la dose, pervasiva della politica italiana a tutti i livelli.
Tiè. Grazie Comitini e grazie sindaco Nino Contino, per questa immagine dell'Italia che poi i giornalisti generalizzano. Il quale sindaco, non contento di avere otto o nove vigili urbani in un paese con 
 a handful of roads [un pugno di strade]
ha pensato bene, come racconta Stella sul Corriere,  in occasione delle elezioni comunali, di mandare in crociera anziani e alunni della scuola locale. E chi paga? Saranno arrabbiati i cittadini di Comitini? No, perchè tanto il Comune paga solo il 20%, i restanti 35.000 euro li potrà recuperare
 dall'assessorato autonomie locali e funzione pubblica della Regione [fonte qui]
facendo pagare ai cittadini siciliani la sua campagna elettorale, che poi significa cittadini italiani. 


Come riporta Stella sul Corriere, invitato da Massimo Giletti a Domenica In, il sindaco Contino spiega
«So bene che 65 lavoratori comunali in una città di poco meno di mille abitanti sono molti. Ma se non gli avessimo offerto un lavoro, queste persone sarebbero emigrate, magari in America. Avremmo sessanta persone e sessanta famiglie che cercano un'occupazione altrove». E poi, che gli importa della spesa? «La città non li paga: sono lo Stato e la Regione che lo fanno. I dipendenti sono pagati solo per il 10% dal Comune».
Una sorta di economia di sussistenza (politica) a carico dei soliti (e pochi) che lavorano. Non c'è da stupirsi che poi l'Italia sia implosa, alla fine. Se questo modo di gestire i soldi pubblici dilagasse (ma, siamo sicuri che non lo ha fatto?) ci ritroveremo pieni di dipendenti pubblici pagati con i soldi pubblici ma nessuno che li produce, questi soldi.
Comitini come emblema dell'Italia, continua il NYT
But what may be saving Comitini’s economy is precisely what is strangling Italy’s and other ailing economies throughout Europe. Public spending has driven up the public debt to 120 percent of gross domestic product, the highest percentage in the euro zone after Greece’s.
Quello che salva Comitini strangola l'Italia: la spesa pubblica. E alla fine strangolerà anche Comitini perchè non si è mai visto un'economia basata soltanto sul lavoro pubblico (utilissimo, ma che non può superare una certa percentuale di tutti i lavoratori, altrimenti si rischia quello che rischiano  l'Italia e la Grecia). 

Stella termina dicendo: l'importante è che non se ne accorgano Monti e Grilli. E' chiaro invece che è importante che se ne accorgano e che intervengano, se possono, insieme alla Corte dei Conti e a tutti quegli organismi pubblici, di cui siamo pieni, ma che sembrano stranamente abulici quando bisogna intervenire a sanare queste situazioni ma mostruosamente attivi quando bisogna aumentare le tasse.

Articolo del Corriere.
Articolo del New York Times.

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