domenica 22 aprile 2012

Tasse nascoste: l'imposta di scopo, la cosiddetta IMU bis

Monti e Delrio
Forse la strategia è proprio questa, rimpallarsi le colpe. Lo Stato diminuisce le risorse ai Comuni e li dota di facoltà impositiva propria. Così può dire: vedete, sono i Comuni a tassarvi, mentre i Comuni potranno dire, lo facciamo solo perchè ci hanno tagliato i fondi.
E' l'uovo di Colombo. Quest'uovo si chiama imposta di scopo ed è già stata soprannominata IMU bis. Eccola, infilata nel decreto semplificazioni fiscali approvato alla Camera. Una tassa del 5 per mille sulla casa a disposizione del Comune per la realizzazione di opere pubbliche. L'ennesima tassa nata, in verità, in epoca Prodi, anche se allora non si applicava alla prima casa.

1.  Con regolamento da adottare ai sensi dell'articolo 52 del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446,  i comuni nella disciplina dell’imposta di scopo di cui all’articolo 1, comma 145, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, possono anche prevedere: 
a)  l'individuazione di opere pubbliche ulteriori rispetto a quelle indicate nell'articolo 1, comma 149, della citata legge n. 296 del 2006; 

b)  l'aumento, sino a dieci anni, della durata massima di applicazione dell'imposta stabilita dall'articolo 1, comma 147, della citata legge n. 296 del 2006;  
c)  la possibilità che il gettito dell'imposta finanzi l'intero ammontare della spesa per l'opera pubblica da realizzare.  

2.  A decorrere dall'entrata in vigore dell'imposta municipale propria, in via sperimentale, di cui all'articolo 13 del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, l'imposta di scopo si applica, o continua ad applicarsi se già istituita, con riferimento 
alla base imponibile ed alla disciplina vigente per tale tributo. Il comune adotta i provvedimenti correttivi eventualmente necessari per assicurare il rispetto delle disposizioni di cui ai 
commi da 145 a 151 dell’articolo 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296. [fonte Anci]


Qui ne parla il Tg3



L'Anci, l'associazione dei Comuni, all'indomani dell'approvazione alla Camera del decreto sulle semplificazioni fiscali ha preparato un documento nel quale esamina i vari provvedimenti dal punto di vista delle amministrazioni comunali. Alla voce imposta di scopo commentano
Vengono finalmente modificate nel senso più volte richiesto dall’Anci, le norme relative all’imposta di scopo. Viene abolita l’esigenza di un DPR attuativo. Viene prevista la possibilità per i Comuni di disporre: l’individuazione di opere ulteriori rispetto a quelle elencate nella legge istitutiva del tributo; l’aumento sino a dieci anni (prima erano 5) per l’applicazione dell’imposta; il  finanziamento dell’intera opera con il gettito dell’imposta. Viene precisato che l’imposta di scopo si applica dal 2012 con riferimento alla base imponibile e alla disciplina vigente prevista per l’IMU sperimentale. I comuni che abbiano già istituito l’imposta, la dovranno adeguare alla nuova disciplina.  [fonte Anci cit.]
Su Repubblica (che ha scovato la norma in mezzo al decreto semplificazioni)  però, il presidente dell'Anci Delrio (si ricordi quanto commentato sopra dall'Anci stessa: come più volte richiesto dall'Anci) afferma
"La pressione fiscale è già troppo alta, non avremo il coraggio di chiedere nuove tasse"[...] "Io non l'applicherò".[...]"Questa nuova Imu arriva in un contesto pesantissimo. Così è un pasticcio, iniziato male e finito peggio" [fonte Repubblica]
Perchè chiedere con tanta insistenza una cosa al Governo se poi si pensa di non applicarla? Forse perchè si pensa di non applicarla solo momentaneamente?  O forse perchè invece si pensa di applicarla alla bisogna? O forse perchè si pensa di applicarla e basta?



...............................
Fonti e bibliografia:


Commento preliminare alle norme di rilevanza per i Comuni del d.l. 16 “Semplificazioni fiscali”  
(emendamenti VI Commissione Finanze della Camera dei deputati)


Monti: "Imu-bis? Non è nella mente del governo", repubblica, 21 aprile 2012



imagecredit
reggionline.com

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