mercoledì 2 maggio 2012

Il Governo ai cittadini: segnala uno spreco. Se ti aspetti il meglio avrai il meglio?

Ebbene, non poche volte ho espresso una critica nei confronti dell'attuale Governo su argomenti vari ma, quando è il caso, segnalo anche provvedimenti o iniziative valide. E questa mi sembra valida. Si tratta di un corso che non so se definire nuovo oppure una sorta di make up, sta di fatto che il Governo tenta il dialogo con il cittadino e lo fa provando a raccogliere le sue opinioni e le sue segnalazioni su uno dei temi del momento: la Spending Review.
 Si tratta, in due parole della possibilità, per i cittadini, di esprimere un'opinione sui provvedimenti del Governo in tema di tagli alla spesa pubblica e di segnalare possibili sprechi di cui si è a conoscenza o che si sospettano.
Un maggior dialogo con i cittadini e una disposizione all'ascolto sono atteggiamenti positivi, al di là della genuinità dell'offerta e dell'utilità finale. Costituiscono un tentativo di sgretolamento del muro che separa cittadinanza e istituzioni, viste spesso come qualcosa di staccato dalla quotidianità, quando non di astruso e incomprensibile.
Non è dato sapere se a sostenere questa iniziativa partecipino  degli intenti di marketing politico-istituzionale,  quelli che normalmente si chiamano intenti demagogici o populisti oppure se siamo in presenza di un sano e genuino interesse ad accorciare la distanza che separa politica e gente comune; la parte essenziale è comunque nel possibile effetto che una tale apertura può provocare: se cambia l'atteggiamento dei cittadini nei confronti delle istituzioni, nel senso di un  maggior impegno personale inteso a costruire più che a distruggere, si possono far emergere o risaltare quelle forze che all'interno del mondo politico agiscono tenendo fede a quei principi professati , almeno a parole, da tutti.


Voglio dire che può innescarsi un senso di compartecipazione utile a ridurre le distanze, a intendere le decisioni politiche come una qualcosa direttamente influenzabile e così via e che questo cambiato atteggiamento può dare o ridare vigore a chi, all'interno delle istituzioni, opera con senso di responsabilità.

Una simile osservazione la fa, in altro campo, Ha-Joon Chang, economista coreano che vive in America, a proposito di un luogo comune del liberismo da sfatare [vedi Ha-Joon Chang, 23 cose che non ti hanno mai detto sul capitalismo, Il Saggiatore 2012]  riassunto dalla frase "se ti aspetti il peggio, avrai il peggio". Per transitività logica immagino che anche la frase se ti aspetti il meglio avrai il meglio possa avere qualche validità.
E allora, se ti aspetti il meglio dai politici forse puoi influire sulle loro dinamiche psicologiche e indurli a dare il meglio e così pure nei confronti dei cittadini: se ti aspetti il meglio dai cittadini, invece di considerarli tutti possibili delinquenti, la gente si convincerà a dare il meglio.
Sia chiaro, non si tratta di un'equazione dalla quale discendono certezze comportamentali, ma posa comunque su basi scientifiche [che affronterò in seguito].
E' per questo motivo che giudico positivamente questa iniziativa, seppure in un ambito limitato e che anzi consiglio di estendere ad altre attività del Governo. 
Nè considero la segnalazione di uno spreco una semplice delazione, tutt'altro. Il mondo politico non è nè composto da tutti inetti nè  da tutti onniscienti. Il senso di compartecipazione instillato nei cittadini serve anche a portare alla conoscenza del decisore politico di situazioni e fatti che potrebbero essergli ignoti. In più, può attivare anche nella cittadinanza un certo senso di responsabilità, appunto in considerazione della condivisione delle decisioni. Questo senso di responsabilità, per effetto di quel se ti aspetti il meglio avrai il meglio, potrebbe attuarsi anche nella classe politica.
Certo, e concludo, non senza tener sempre ben sollevate le antenne critiche. Non sarà un eventuale specchietto per le allodole a modificare o ribaltare la fiducia in un esecutivo ma atti concreti che seguano alle parole.







imagecredit 
centroserviziminturno.blogspot.com
ideasfestival.co.uk






1 commento:

  1. LO SPRECO E SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI, ED E SOPRATUTTO POLITICO. COMINCIAMO CON IL DIRE :CHI A CREATO LA CRISI? E GUI NON VIE DUBBIO ALCUNO, POLITICA E FINANZA.
    MAGGISTRATURA CORROTTA PERCHE QUANTO I POLITICI HANNO AGGIRATO IL NO DEI CITTADINI SUL FINANZIAMENTO AI PARTITI, AVREBBE DOVUTO INTERVENIRE, IL RAGGIRO E UN REATO, IN QUESTO CASO LO SPERPERO E STATO ENORME ED INOLTRE INCASSATO DAI PARTITI PER OTTO ANNI IN CINGUE.
    MA NON BASTA E TOCCABILE CON MANO A COSA SONO SERVITI I COSI DEDDI RIMBORSI, AD USO ESCLUSIVO PERSONALE DEI SEGRETARI DI PARTITI E FACCENDIERI, CERTAMENTE QUELLI SONO EVASORI E NON FACCENDIERI POLITICI.
    ALTRO REFERENDUM CHE NON VIENE APPLICATO E QUELLO DELL'IMMUNITA PARLAMENTARE, PERCHE SE FOSSE APPLICATA MOLTI DISONOREVOLI PARLAMENTARI DOVREBBERO MARCIRE NELLE GALERE.
    UN AMMINISTRATORE CHE PORTA UNA AZIENDA AL FALLIMENTO VIENE PERSEGUITO (VEDI IL CASO PARMALAT) TUTTI COLORO CHE NEGLI ULTIMI VETNT'ANNI SI SONO SUCCEDUTI AD AMMINISTRARE LO STATO ITALIANO E LE AZIENDE DELLO STATO NON SONO MAI STATI PERSGUITI COME SI MERITANO, ANZI NEL FALLIMENTO DI ALITALIA L'MMINISTRATORE E STATO PREMIATO A SON DI MILIONI DI EURU.
    LE RIFORME: UNA VA E LATRA VIENE SONO SERVITI A PEGGIORARE SEMPRE DI PIU LE COSE, GUELLE CHE VERRANNO NON SARANNO DA MENO,CONTINUERANNO AD IMPOVERIRE I POVERI CHE SONO GIA LA LARGHISSIMA MAGGIORANZA DI GUESTO PAESE, E ASSURDO CHE SI POSSA FAR PAGARE CHI ORMAI NON A NIENTE, MA PURTROPPO IL GOVERNO E ORIENTATO PROPIO SUI POVERI.
    COSA FARE, QUALE MEDICINA PUO RIMEDIARE?
    I TANTISSIMI DISONOREVOLI PARLAMENTARI POTREBBERO RINUNCIARE AI LORO STIPENDI E PRIVILEGGI ALMENO IL TEMPO PER SUPERARE LA CRISI,CERTAMENTE NON MORIREBBERO DI FAME, PERCHE SENZA OMBRA DI DUBBIO ESSI HANNO ALTRE ATTIVITA E SICURAMENTE REDDITIZIE.
    POTREBBERO DIMOSTRARE DI ESSERE UOMINI ONOREVOLI.
    AMMESSO CHE SAPPIANO COSA SIGNIFICA LA PAROLA ONOREVOLE.

    RispondiElimina

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