lunedì 28 maggio 2012

Terremoto in Emilia, subsidenza e fracking: interrogazione senatore Lanutti

Subito dopo le prime scosse di terremoto in Emilia hanno cominciato a girare ipotesi sul coinvolgimento della pratica del fracking come causa del sisma. L'ipotesi, seppure rigettata da qualche sito più cauto (o serio?) sembrerebbe decadere se si dà retta alla voce circolante che la pratica dell' induced hydraulic fracturing o hydrofracking [vedi voce en.wikipedia e quella di it.wikipedia] o fracking non  è mai stata attuata o consentita in Italia [scusate l'assenza di citazioni, rimedio semmai più avanti].
A questo scopo appare utile, per sgombrare il campo da questo ulteriore dubbio, l'interrogazione del senatore IdV Elio Lanutti [vedi Terremoto Emilia] che chiede alcune cose ai Ministri dell'Ambiente e dello Sviluppo economico relativamente al fenomeno della subsidenza e alla pratica del fracking:
si chiede di sapere:
se il Governo possa escludere che le scosse telluriche di magnitudo 6, [...]  siano state causate dal fenomeno denominato subsidenza;
se gli abbassamenti del suolo fino a 2 metri, registrati dal 1951 al 1960, arrivate a punte di 3,5 metri a metà degli anni ’70, secondo i recenti rilievi dell’Istituto di topografia della facoltà di Ingegneria dell’Università di Padova, [...] non siano stati la concausa delle scosse telluriche;

[...]

se il mare Adriatico sia oggetto di perforazioni, trivellazioni e ricerche estrattive (da parte dell’Eni e/o altre multinazionali) che possano essere concausa dei fenomeni tellurici, e se il Governo possa escludere eventuali fenomeni difracking, come quelli descritti e responsabili dei terremoti in America;
quali misure urgenti intenda attivare per mettere in campo una politica più virtuosa nella tutela dell’ambiente e nella difesa del territorio e del mare, a giudizio dell’interrogante depredati da interessi contingenti e dall’avidità di guadagno di multinazionali, che rischiano di provocare danni enormi per le nuove generazioni. [qui interrogazione completa]
Ho chiesto al Senatore di tenermi aggiornato sulle risposte dei Ministri (sempre che non abbiano già risposto) stante la difficoltà (del sito del Senato soprattutto) di trovare quei documenti che ti interessano. Non so se le risposte ufficiali riusciranno a placare quelli che ipotizzano un ruolo dell'induced hydraulic fracturing, o se questa pratica ha effettiva capacità di causare terremoti e di quale intensità (anche se alcuni studi sembrano confermarlo), ma delle risposte ufficiali sono sempre meglio di nessuna risposta.
E' sempre difficile muoversi tra il rischio di cadere in ipotesi complottistiche e l'effettivo livello di rispetto di uomini e ambienti delle grandi compagnie. Una possibilità è che le tante formichine della rete riescano a tirare fuori dalla gran massa di dati quelli veri e a informare tutti gli altri.


imagecredit en.wikipedia.org

6 commenti:

  1. In questo momento non ho fonti sottomano, scrivo solo in base a esperienza personale (lavoro nel settore dell'energia) e basandomi su note interne di dove lavoro e su chiacchierate con clienti del settore oil&gas.

    Il fracking in Italia (e in buona parte d'Europa) non solo è proibito, ma anche insensato, visto che i vantaggi che porterebbe alle compagnie petrolifere sarebbero inferiori all'impegno (cioè costi) per metterlo in pratica.
    In Nord America è usato, sì, ma molto meno di quel che si crede. E soprattutto in Canada. Mentre i terremori sono soprattutto negli USA.
    Finora una correlazione precisa sembra esserci solo tra fracking e movimenti franosi (anche grandi e pericolosi, questo non si discute). Tra fracking e sismi la cosa è in realtà ancora discussa.

    Saluti,

    Mauro.

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    1. grazie del tuo apporto Mauro, in linea con quanto ho letto. Sgombrare il campo dai "complottismi" però sarà difficile. Noto anche che chi crede a uno crede a tutti, e vale anche l'inverso. Preferisco non avere ipotesi preconcette (fin dove è possibile) e basarmi sui fatti.

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  2. Il fracking in italia esiste, visto di persona.

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    1. Acido dove li hai visti operare? Son della zona, un terremotato....se mi dici così e ti credo ti prego dimmi dove li hai visti che ci vado e ci resto finchè non lo provo...gallina beccami...!!!!!!!

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  3. opinione personalissima,togliere una pietruzza da sotto un macigno può provocare la caduta di una montagna,allo stesso modo come si innesca una slavina al semplice passaggio di uno sci sulla neve. Detto ciò bisogna distinguere bene stoccaggi di gas in depositi naturali esausti e stoccare il gas in un deposito creato dall'uomo a circa 2,5km sottoterra utilizzando esplosivo e acqua iniettata ad altissima pressione,da profano faccio un ragionamento istintivo e penso logico,nel primo caso la natura aveva inglobato sotto il terreno il gas,noi lo abbiamo estratto,esaurito e una volta vuotato lo si riempe di nuovo,ma ciò è avvenuto grazie ad una serie di condizioni naturali atte a trattenere il gas (presumo ad una particolare composizione del suolo,come avviene per le falde acquifere),mentre nel secondo caso,ovvero un giacimento creato con il fracking dubito che riesca a creare quelle condizioni che la natura è in grado di fare,è abbastanza lo 0,000001% di condizioni sfavorevoli a questo scopo,che appunto si potrebbe innescare il cosiddetto effetto butterfly,togliendo inavvertitamente quella pietruzza che reggeva la montagna

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  4. un po' di fonti finalmente http://www.unita.it/scienza/notizie/fracking-chi-era-costui-1.417454 cmq bel post

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