giovedì 21 giugno 2012

L'olfatto, una questione di naso

Che l'olfatto sia una cosa sorprendente è dimostrato da quanti problemi ci risolva, per esempio, l'odorato dei cani. Dice che i cani annusano 6 volte al secondo contro una della nostra specie, in media [L. Rosemblum, 2011, p. 103], e anche a questo si deve la loro superiore capacità olfattiva. Inoltre, il fatto che abbiamo due narici ha la sua importanza: questo fatto ha lo stesso scopo della visione binoculare o dell'ascolto biauricolare, serve a localizzare la provenienza di un odore [ibid., p. 104]. Infatti, le due narici raccolgono aria da aree diverse, dalla parte  sinistra e da quella destra: si ipotizza dunque che, similmente a come funziona per vista e udito, in cui la differenza di arrivo di luce e suono serve a stabilire la provenienza del segnale, così la differenza di concentrazione delle molecole percepita dalle due narici serve a localizzare la fonte odorosa.


Ho notato una cosa curiosa osservando cani e gatti: anche se hanno grande confidenza con chi gli porge il cibo, danno sempre un'annusatina, come una specie di deformazione professionale. Certo che i cani, però, sono leggermente avvantaggiati rispetto agli umani: per esempio, hanno circa 20 volte più recettori olfattivi di quanti ne abbiamo noi. Ma anche con i roditori ci troviamo male: questi animali, infatti, hanno circa 1.300 geni dei recettori olfattivi, contro i 350 degli umani [Shepherd 2004].
Nonostante questa serie di prove a nostro sfavore non dobbiamo abbatterci perchè un lavoro di qualche anno fa [Laska et al. 2000] mostra che a volte ce la caviamo meglio di altri animali definiti macrosmatici. 
Si guardi questa tabella tratta da Laska et al. 2000:


E' un confronto tra pipistrelli della frutta, conigli, cani, ratti, umani e scoiattoli scimmia. I magnifici quattro usati per le annusanti narici sono:
Acetato di n-amile, è un estere dal caratteristico odore di banana o mela, e deriva dall'acido acetico e dall' 1-pentanolo.
1-pentanolo, tirato in ballo sopra, è un alcol, noto genericamente come alcol amilico. E' una sostanza  dall'odore sgradevole.
1,8-cineolo è uno dei nomi con cui è conosciuto l'eucaliptolo, un etere ciclico e un monoterpenoide che si estrae dalle foglie di Eucalipto. Ha un odore simile a quello della canfora.
n-eptanale è un'aldeide dall'odore di frutti, usata in cosmetica.
Nel grafico viene illustrata la soglia di rilevazione dell'odore sotto forma di concentrazione in fase di vapore, e gli umani non sono messi così male. La stessa cosa capita anche con gli acidi carbossilici, da C3 a C7:


Gli acidi carbossilici sono questi:


Insomma, se la scienza basandosi sulla comparazione delle aree olfattive nel cervello o calcolando l'area di epitelio olfattivo ha sottostimato la reale capacità olfattiva dell'uomo e degli altri primati, pure gli uomini ci hanno messo del loro relegando questo senso in secondo piano rispetto agli altri, più di quanto la selezione stessa abbia fatto, allontanandoci il naso dal suolo, accorciandoci il muso e facendoci  privilegiare la vista su tutti gli altri sensi.




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Shepherd GM (2004) The Human Sense of Smell: Are We Better Than We Think? PLoS Biol 2(5): e146. doi:10.1371/journal.pbio.0020146


Laska M, Seibt A, Weber A (2000) “Microsmatic” primates revisited: Olfactory sensitivity in the squirrel monkey. Chem Senses 25: 47–53.


L. Rosemblum, Lo straordinario potere dei nostri sensi, Bollati Boringhieri 2011




imagecredit
scienceclarified.com
chemse.oxfordjournals.org (2)
it.wikipedia.org

8 commenti:

  1. Bel post! Mi piace molto la parte iniziale quando spieghi l'importanza delle due narici. Un modo curioso per introdurre l'argomento in classe e catturare sicuramente l'attenzione dei ragazzi! :-)

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    1. grazie Tania, lo so che lo dici per grande cortesia, ma a me piace più il tuo post!
      http://www.scienceforpassion.com/2012/06/il-profumo-dei-ricordi-il-meccanismo.html

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    2. La verità è che siamo tutti e due troppo severi. Il mio post era pronto da ieri e l'ho pubblicato senza troppa convinzione: era il meglio che riuscissi a fare ma non era come l'avrei voluto! Poi inaspettatamente ho visto i commenti sul blog e ho capito che non doveva essere tanto male. Ogni tanto mi capita! Post che mi piacciono molto sembrano poco considerati e viceversa! Grazie per il link!

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  2. Bene ha fatto Annarita a segnalare questo tuo post. Molto interessante anche e soprattutto visto che l'olfatto, come tu dici, viene spesso relegato in secondo piano rispetto agli altri sensi e quindi se ne parla poco. Eppure ce ne sarebbero di cose da sapere su questo senso che più di altri ci ricorda che apparteniamo alla specie animale. Sembra quasi che l'uomo nel suo cammino evolutivo abbia voluto "distanziarsi e differenziarsi" dal mondo animale. Mentre gli altri sensi si sono fatti più sensibili, la capacità olfattiva dell'uomo è andata diminuendo.
    Uno degli aspetti molto interessanti, ad esempio, é "l'olfatto sessuale" o "organo vomeronasale". Da Wiki: Il compito di questo organo è di rilevare alcune sostanze chimiche come i feromoni, che sono in grado di influenzare le reazioni sessuali, riproduttive e sociali di un individuo.
    Sai quando si parla di quella chimica che c'è in una coppia..., sicuramente l'olfatto fa la sua buona parte.
    Bene quindi avere le giuste conoscenze di questo senso un po' "bistrattato".
    Un salutone
    Marco

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    1. Le modifiche morfologiche del nostro corpo, insieme a quelle delle società nelle quali viviamo, hanno portato una ridefinizione dell'importanza relativa dei singoli organi di senso. Da qui l'interessante scoperta che, olfatto alla mano (o al naso) non siamo messi così male come la vulgata vorrebbe. Ma ci pensi, tanto per fare un esempio, a un'arte olfattiva, con tanto di opere e di esposizioni in mostre? Perchè dovrebbe avere minori capacità espressive di quelle visive o acustiche? Grazie per il tuo interessante link qui sotto.

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  3. Una buona risorsa per approfondire ulteriormente l'argomento
    dal sito della Treccani:
    http://www.treccani.it/enciclopedia/naso_%28Universo_del_Corpo%29/

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