giovedì 2 agosto 2012

Louisiana: lupi a guardia del carcere

Alaskan malamute
E' quanto scrive la versione online del Wall Street Journal in questo articolo: Prison's Guards Are Part Wolf, All Business. 120 libbre, quasi 54 chili, per questo incrocio tra un malamute e un lupo, messo a guardia del perimetro del penitenziario dello Stato della Louisiana.
L'apparentemente strana decisione è stata presa dopo un taglio di 20 milioni di dollari dei fondi riservati al carcere, taglio che ha  comportato il licenziamento di 105 delle 1.200 guardie penitenziarie.
Angola, questo è il soprannome del penitenziario, ospita 5.300 detenuti, tre quarti dei quali stanno scontando l'ergastolo ed è già piuttosto impervio di suo, essendo in parte circondato dal Mississippi e da una barriera naturale piuttosto insidiosa piena di serpenti e burroni.I lupi, 80 secondo quanto riporta il Corriere, sarebbero costati 60.000 dollari, contro i 34.000 di uno stipendio di un agente di custodia.
Each animal has about 330 yards of territory and can cover it "very quickly" said Capt. Robert Tyler, the primary trainer. The animals mark their territory when put on duty.

Ogni animale ha circa 300 metri di territorio e può coprirlo molto velocemente, afferma il Capitano R. Tyler, principale addestratore. E a proposito dell'addestramento, Tyler dichiara che contrariamente agli altri cani, i lupi obbediscono a un solo addestratore. I detenuti, secondo quanto riporta l'articolo, sono ben consapevoli della presenza dei lupi e l'effetto deterrente  sembra farsi sentire.

In questa pagina è disponibile una slideshow con i lupi-malamute all'opera, mentre pattugliano la loro zona.

clicca per vedere la slideshow


Per ora, a quanto riferiscono portavoce di centri di riabilitazione e di patrocinio, la notizia del pattugliamento dei lupi ha sollevato poche polemiche ma aggiungono che non era nemmeno troppo conosciuta.
L'idea di utilizzare degli animali in un penitenziario serviva, fino ad ora, come riabilitazione sociale dei detenuti più che come servizio di pattugliamento. I cani, si sa, sono di grande aiuto per l'uomo, usati sia dalle forze di polizia che da quelle di soccorso come formidabili annusatori di tracce odorose. Non da meno è il loro ruolo nella pet therapy e come guide per disabili. Ora si aggiunge una nuova mansione per i nostri amici a quattro zampe, un po' diversa da quelle che siamo abituati a vedere ma di sicuro la eseguiranno al meglio. Non so se si pone il problema etico, non tanto per gli animali che, purchè siano ben trattati, non vengono forzati a un compito contro la loro natura, quanto per i detenuti. Del resto, è noto che il carcerato è tenuto a non evadere e se lo fa commette un (nuovo) reato. Ma che succede se lo fa veramente? Che faranno i cani: si limiteranno a bloccarlo aspettando l'arrivo delle guardie? Probabilmente è quello che sono addestrati a fare, anche se le situazioni critiche impreviste possono sempre presentarsi. Forse è questo il possibile oggetto del contendere, però bisogna notare che anche se ti avvista un agente di custodia da una torretta mentre stai evadendo potrebbe sparare a scopo intimidatorio, prima, e per fermarti, poi.



imagecredit 
lajungla.it
online.wsj.com

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