giovedì 16 agosto 2012

Phoenix Cluster: scoperto nuovo ammasso di Galassie. Spettacolari animazioni e immagini dalla Nasa

Phoenix è il nome di un nuovo ammasso di Galassie, recentemente scoperto, situato a 5,7 miliardi di anni luce dalla Terra. Ne ha dato notizia proprio ieri la Nasa [ulteriori notizie sul sito del Chandra X-ray Observatory della Nasa]. Il nome deriva dal fatto che l'ammasso si trova nella costellazione della Fenice, ma anche per alcune sue sorprendenti caratteristiche, tipiche appunto del mitologico animale, come per esempio avere uno dei più alti tassi di formazione stellare. Il Phoenix Cluster è anche uno degli ammassi a più elevata produzione di raggi X e nel quale si osserva un tasso di raffreddamento dei gas delle regioni centrali tra i più rapidi. Insomma, questo ammasso di Galassie ha una serie di spettacolari primati che ne fanno un vero e proprio campione galattico.
Nell'immagine sopra, a sinistra si vede una combinazione di immagini prese ai raggi X (telescopio orbitale Chandra) in viola, un'immagine ottica in rgb (red, green, blue, telescopio 4m Blanco in Cile) e un'immagine all'ultravioletto (telescopio orbitale Galex) in blu.A destra invece c'è una rappresentazione artistica del centro di questo ammasso di Galassie, in cui il gas caldo è rappresentato dal rosso e quello raffreddato in blu. Nell'animazione qui sotto si mostra il processo di raffreddamento dei gas e la formazione stellare, con il flusso del gas rappresentato dalle strisce bianche nastriformi che contribuiscono alla formazione delle stelle.






E' proprio questa sua inusuale capacità di formare nuove stelle che sorprende, nel Phoenix Cluster. Si ritiene che questo elevato tasso di formazione stellare possa essere dovuto alla presenza di un buco nero supermassiccio nel centro della Galassia, che pompa energia nel sistema, un po' come avviene nel Perseus Cluster. Nel caso di Perseus però i getti provenienti dal buco nero non sono sufficientemente potenti da impedire il raffreddamento dei gas e perciò il tasso di formazione delle stelle è più basso che in Phoenix. Questi getti sono chiamati getti relativistici e sono flussi di plasma estremamente potenti che provengono dal centro di alcune galassie. I buchi neri, in questo caso, hanno la funzione di potenziare questi getti.
Secondo i dati del telescopio Chandra e le osservazioni ad altre lunghezze d'onda, questo buco nero al centro di Phoenix cresce molto rapidamente, aumentando di sessanta masse solari ogni anno. Siccome la sua massa è già notevolissima, circa 20 miliardi di volte quella solare, si ritiene che questo tasso di crescita non sia sostenibile a lungo, forse qualche centinaio di milioni di anni facendolo, alla fine, assomigliare al Perseus Cluster.
Di seguito un filmato pubblicato dal Chandra X-Ray Observatory. Nel sito sono disponibili molte altre risorse, come dati, immagini e file multimediali.



Qui invece una slideshow con le più belle immagini del telescopio orbitale Chandra postate sulla pagina  Flickr della Nasa.





image & video credit nasa.gov
Credits: X-ray: NASA/CXC/MIT/M.McDonald; UV: NASA/JPL-Caltech/M.McDonald; Optical: AURA/NOAO/CTIO/MIT/M.McDonald; Illustration: NASA/CXC/M.Weiss 

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