martedì 16 ottobre 2012

Ai terremotati il taglio dei contributi pubblici ai partiti

Quel taglio ai contributi pubblici ai partiti, auspicato e poi tradotto in legge, è stato addirittura messo in pratica e così il Governo si ritrova tra le mani 91 milioni di euro tolti ai movimenti politici e ai partiti e, come specificato nella legge 6 luglio 2012 n. 96, agli articoli 1 e 16
Art. 1
Riduzione dei contributi pubblici per le spese sostenute dai partiti
e dai movimenti politici
1. I contributi pubblici per le spese sostenute dai partiti e dai movimenti politici sono ridotti a euro 91.000.000 annui, il 70 per cento dei quali, pari a euro 63.700.000, e' corrisposto come rimborso delle spese per le consultazioni elettorali e quale contributo per l'attivita' politica. Il restante 30 per cento, pari a euro 27.300.000, e' erogato, a titolo di cofinanziamento, ai sensi dell'articolo 2. Gli importi di cui al presente comma sono da considerare come limiti massimi.


Art. 16
Destinazione dei risparmi ad interventi conseguenti ai danni
provocati da eventi sismici e calamita' naturali
1. I risparmi derivanti dall'attuazione dell'articolo 1 negli anni 2012 e 2013, da accertare con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze entro quindici giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono versati all'entrata del bilancio dello Stato per essere riassegnati ad apposito programma dello Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze relativo alla Presidenza del Consiglio dei ministri ‐ Dipartimento della protezione civile, al fine di destinarli alle amministrazioni pubblichecompetenti in via ordinaria a coordinare gli interventi conseguenti ai danni provocati dagli eventi sismici e dalle calamita' naturali che hanno colpito il territorio nazionale a partire dal 1º gennaio 2009.

sta provvedendo a destinarli a quelle zone vittime di calamità naturali. La ripartizione dei fondi è specificata in questo comunicato dopo il CdM appena concluso:
 Terremoto, Monti firma decreto ripartizione fondi
Oltre 91 milioni di euro derivanti dai risparmi ottenuti dalla riduzione dei contributi in favore dei partiti e movimenti politici
Il Presidente del Consiglio Mario Monti ha firmato il decreto per la ripartizione dei fondi a favore delle Regioni (Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Umbria e Abruzzo) colpite da eventi sismici. Le risorse ammontano ad oltre 91 milioni di euro e derivano dai risparmi ottenuti dalla riduzione dei contributi in favore dei partiti e dei movimenti politici (articolo 16, comma 1, della legge 6 luglio 2012, n. 96).
In particolare sono interessati dal provvedimento i comuni colpiti dal terremoto nelle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo il 20 e 29 maggio 2012 a cui sono destinati oltre 61 milioni di euro; i comuni dell’Umbria a causa del sisma del 15 dicembre 2009 a cui sono destinati 20 milioni di euro, e, infine, gli eventi sismici che hanno interessato la provincia dell’Aquila e gli altri comuni a cui sono destinati 10 milioni di euro. 
Il decreto sarà a breve pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

Onore al merito. Ora, speriamo che il trasferimento sia più rapido di quello degli SMS solidali all'Emilia.

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