lunedì 29 ottobre 2012

Report: Di Pietro e l'Italia dei Valori al setaccio. Storia di contributi pubblici e proprietà immobiliari

Lunga inchiesta di Report su Di Pietro e l'Italia dei Valori, realizzata da Sabrina Giannini, dal titolo Gli insaziabili. Dove ci sono i soldi c'è il rischio di illegalità, questa sembra essere una verità che sfida ogni confutazione. Quella allestita dalla Giannini è la storia e la destinazione dei contributi pubblici che il partito dell'ex pm ha ricevuto, degli immobili acquistati dopo essere entrato in politica, dell'associazione a tre che controlla il partito, degli ex soci e compagni politici allontanatisi nel tempo. Come per esempio Elio Veltri, che insieme a Di Pietro ha contribuito a fondare il partito, e che già nel 2001 lasciava l'avventura politica, il quale afferma:
Il modo di gestire il finanziamento pubblico dell’ Italia dei Valori è stato studiato accuratamente con una ingegneria di cui non c’è riscontro nell’ esperienza italiana.
Oppure Mario Di Domenico, socio fino al 2004 di quella associazione -a tre- Italia dei Valori (gli altri erano lo stesso Di Pietro e la tesoriera Silvana Mura) che gestiva tutti i contributi pubblici del partito, che ai microfoni della Giannini dichiara:
SABRINA GIANNINI
Lei qui praticamente scrive tutto quello che ha visto da dentro? 
MARIO DI DOMENICO  - SOCIO ASSOCIAZIONE ITALIA DEI VALORI FINO AL 2004
Che ho visto da dentro, che ho orchestrato da dentro, di cui sono stato complice inizialmente da dentro, sono stato un po’ l’anima nera il belzebù iniziale.  
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
L’avvocato Mario di Domenico era uno tre soci fondatore dell’associazione parallela al partito l’ “Italia dei valori” denominata sempre “Italia dei valori”. 
MARIO DI DOMENICO  - SOCIO ASSOCIAZIONE ITALIA DEI VALORI FINO AL 2004
Nel settembre 2000 io, Di Pietro e Mura andiamo dal notaio Marini a Roma e facciamo l’ associazione di queste tre persone. 
[...]
MARIO DI DOMENICO  - SOCIO ASSOCIAZIONE ITALIA DEI VALORI FINO AL 2004
Di Pietro ha fatto il gioco delle tre carte ha chiamato il partito “l’ Italia dei Valori lista Di Pietro” e l’ associazione ha lo stesso nome dentro lo stesso contenuto  di documento giuridico “associazione Italia dei valori”.

E' sufficiente per accusare Di Pietro di aver gestito in maniera poco trasparente i fondi pubblici destinati al partito? Non lo so, quello che è certo è che alcune risposte date da Di Pietro, da Donadi, da Belisario e da Mura, con quei loro non ricordo o dovrei controllare, assomigliano a tante risposte che abbiamo già sentito fare da tesorieri e politici apparentemente colti con le mani nella marmellata, per usare un'espressione cara all'ex pm. Dove ci sono molti soldi può esserci buona (e onesta) politica? E' una domanda alla quale non è facile rispondere.
Intanto, qui  c'è il link per chi volesse vedersi il servizio su Di Pietro realizzato da Report.





Nessun commento:

Posta un commento

Come si dice, i commenti sono benvenuti, possibilmente senza sproloqui e senza insultare nessuno e senza fare marketing. Puoi mettere un link, non a siti di spam o phishing, o pubblicitari, o cose simili, ma non deve essere un collegamento attivo, altrimenti il commento verrà rimosso. Grazie.

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...