giovedì 11 ottobre 2012

Tra taglio Irpef e aumento dell'Iva il Governo ci "guadagna" 1,5 miliardi

Alla fine, per le famiglie, il bilancio dell'operazione del Governo approvata martedì notte,  e cioè il taglio di 1 punto sulle due aliquote Irpef e l'aumento di 1 punto delle due aliquote Iva, sarebbe  sfavorevole: ci perderebbero, mentre ci guadagnerebbe il Governo. Almeno questo è quanto pensano alcune associazioni di categoria, come Confesercenti e Cgil.
Infatti, nel comunicato dopo l'ultimo CdM si legge:
[...] evitare l’aumento di due punti percentuali dell’IVA a partire da luglio 2013. La legislazione vigente prevede l’aumento dell’IVA a partire dal primo luglio 2013. Con la legge di stabilità l’aumento viene dimezzato. [...] 
Al fine di introdurre un importante elemento di equità nella revisione della tassazione sui redditi e agevolare i consumi delle famiglie dal reddito più basso, la legge di stabilità introduce inoltre una riduzione di un punto percentuale (da 23 a 22 punti e da 27 a 26) dell’aliquota IRPEF sui primi due scaglioni di reddito (da 0 a 15mila euro e da 15mila a 28mila euro).
Secondo Confesercenti, il taglio di 1 punto dalle aliquote Irpef varrebbe 5 miliardi, mentre l'aumento di 1 punto nelle due aliquote Iva varrebbe 6,5 miliardi, totale 1,5 miliardi di maggiori entrate: questo si ripercuoterebbe nelle tasche degli italiani che, se da una parte guadagnerebbero  quasi 200 euro dal taglio dell'Irpef, dall'altra dovrebbero spendere 264 euro in più per l'aumento dell'Iva, con un conseguente bilancio negativo di circa 64 euro. Tutto questo, senza considerare quelle famiglie che sono esenti dall'Irpef che si accollerebbero per intero l'aumento Iva.

Non meno critica la Cgil, su un versante specifico, anche se il Ministro della Funzione Pubblica si affretta a precisare.
La Cgil dice che  il blocco dei contratti fino al 2014 e dell'indennità di vacanza contrattuale  degli statali comporterà,  nel periodo 2010-2014, una perdita di più di 6.000 euro. Che suddivide così:
Per i dipendenti dei ministeri la perdita media in busta paga a regime sarà di 210 euro, per i lavoratori delle agenzie fiscali di 270 euro, per quelli degli enti pubblici non economici (Inps e Inail) di 290 euro, per i dipendenti delle regioni e delle autonomie locali di 215 euro e per quelli del servizio sanitario nazionale di 230 euro.

Ma il Ministro Patroni Griffi precisa che
"Il governo, con l'approvazione della legge di stabilità, non ha operato alcun taglio dell'indennità di vacanza contrattuale, già bloccata dal precedente governo.
Per ripristinarla sarebbe stato necessario un nuovo intervento.Certe dichiarazioni di esponenti sindacali dovrebbero tener conto delle reali disponibilità delle casse dello Stato".
Cioè: è vero ma non siamo stati noi? 
Per la verità, l'intervento del Governo con la legge di stabilità prevede altre misure, nemmeno queste propriamente favorevoli al contribuente:
La legge di stabilità prevede anche la rimodulazione di alcune tax expenditures per i redditi superiori ai 15mila euro:
- si introduce una franchigia di 250 Euro per alcune deduzioni e detrazioni IRPEF e, per le sole detrazioni, si fissa il tetto massimo di detraibilità a 3000 euro.
- si prevede anche l’assoggettabilità ad IRPEF delle pensioni di guerra e di invalidità.
Perchè se è vero che non si potranno inserire nuovi tributi (oltre quelli già previsti), si possono sempre ridurre le agevolazioni.





5 commenti:

  1. Sul discorso Irpef/Iva io faccio una considerazione. E' vero che il governo ci guadagna (conclusione ovvia, altrimenti non l'avrebbe fatto), però secondo me a perderci saranno le persone che percepiscono redditi più alti. Normalmente uno spende meno di quanto guadagna, perciò l'1% dello stipendio è più alto dell'1% sulla spesa, e quindi ci si guadagna.. O no? Chi ci perde sono quelli che percepiscono redditi molto alti, che spendono tanto ma non hanno un taglio dell'Irpef proporzionale. Dove sbaglio?

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    1. il discorso fila, a patto che aggiungi "di più" dopo "secondo me a perderci..." (e comunque più è alto il reddito meno influiscono i teorici 264 euro dell'aumento Iva) e consideri nel mucchio anche coloro che, come notato, non pagavano irpef. Poi magari uno paga di meno nonostante tutto perchè riduce i consumi, ma non so se è una cosa positiva

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    2. Sì, continuo a non essere convinto al 100% sul fatto che un lavoratore con uno stipendio medio-basso debba perderci. Però mi fido dei calcoli fatti da chi sa le cose meglio di me! Quali sono i lavoratori che non pagano Irpef (ignoranza mia)?

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  2. http://www.repubblica.it/economia/2012/10/11/news/irpef_iva_conti-44291642/?ref=HREC1-1

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