domenica 16 dicembre 2012

Lo stato emotivo del Mondo: umore delle popolazioni di 150 paesi del mondo

Un recente sondaggio Gallup dal titolo Singapore Ranks as Least Emotional Country in the World ha rilevato l'umore e la risposta emotiva delle popolazioni di 150 paesi del mondo. La ricerca si è basata sulla (apparentemente) semplice domanda se i vari soggetti intervistati avessero provato, nel giorno precedente, alcune di queste emozioni, 5 positive e 5 negative: tra le positive c'erano  sentirsi ben riposati, essere trattati con rispetto, divertirsi, sorridere o ridere molto, imparare o fare qualcosa di interessante; tra le negative c'erano rabbia, stress, tristezza, dolore fisico, e preoccupazione.
Sono state intervistate, sia telefonicamente che direttamente, circa un migliaio di persone per ogni paese, nel periodo tra il 2009 e il 2011
Ora, a parte che Singapore risulta la meno emotiva e le Filippine le più emotive, qual è l'interesse di questo sondaggio?
Ovviamente, il sondaggio ha dimostrato che provare o aver provato emozioni negative è più probabile in quei paesi in cui è in corso un conflitto, come in Medio oriente o nel Nord Africa, mentre le emozioni più positive sono descritte nei paesi dell'America latina, come Venezuela, Paraguay e Panama.
A parte questo, l'interesse del sondaggio, come dicevo, sta probabilmente nel poter essere utilizzato dai governanti per valutare le condizioni di benessere emotivo della popolazione, molto più di (o in aggiunta a) quelli che vengono chiamati tradizionali indicatori economici.
Questa difficoltà di associare, a volte, benessere economico e benessere soggettivo potrebbe scaturire proprio dal risultato del sondaggio: Singapore, infatti, è un paese emergente con uno dei più bassi tassi di disoccupazione a livello mondiale e una forte crescita economica in atto ma questo, almeno secondo questi risultati, non si accompagna a un elevato benessere emotivo. Infatti, gli abitanti di Singapore sono all'ultimo posto in questa classifica mentre gli italiani, che ne avrebbero ben donde, sono solo a metà.
Potrebbe essere una conseguenza della scoperta di Kahneman e Deaton [2010] che sopra circa 75.000 dollari di reddito annuo non vi sono ulteriori aumenti del benessere emotivo di una persona:
We conclude that high income buys life satisfaction but not happiness, and that low income is associated both with low life evaluation and low emotional well-being.[Kahneman e Deaton 2010 cit.]
Le domande fatte al campione di intervistati sono state le seguenti:
Ti sei sentito ben riposato, ieri?
Sei stato trattato sempre con rispetto, ieri?
Ti è mai capitato di ridere o sorridere parecchio, ieri?
Hai imparato o fatto qualcosa di interessante, ieri?
Hai provato alcune di queste emozioni, ieri: divertimento, dolore fisico, preoccupazione, tristezza,  stress o rabbia?
La classifica riporta quante persone, in media, hanno risposto sì alle domande, non distinguendo, nel grafico presentato, tra emozioni positive ed emozioni negative.  Ecco un estratto della classifica con i primi



e gli ultimi 10 posti.

Qui classifica completa.
Daniel Kahneman, Angus Deaton, High income improves evaluation of life but not emotional well-being, PNAS September 21, 2010 vol. 107



image credit  www.gallup.com

2 commenti:

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