sabato 14 dicembre 2013

Abolizione o modifica del finanziamento pubblico dei partiti?

Letta si ostina a scrivere "abolito il finanziamento pubblico dei partiti" e "finalmente adesso decidono i cittadini". Tra le due dichiarazioni noto una piccola incongruenza: infatti, i cittadini decidono solo se finanziare o no i partiti con soldi pubblici attraverso il 2 per mille (per non parlare degli altri benefits). Ne consegue che il finanziamento pubblico non è stato abolito, ma solo modificato. E' stato abolito un tipo di finanziamento pubblico e ne è stato adottato un altro, migliore del precedente senza dubbio, ma pur sempre finanziamento pubblico. Nonostante tutto molti titoli di giornali e telegiornali parlano di abolizione, ma non si tratta di abolizione. Il disegno di legge divenuto decreto, in attesa di avere online l'ultimo approvato in Consiglio dei Ministri, è più o meno quello di quest'estate, ed è disponibile qui. Avevo svolto alcune osservazioni qui, per chi fosse interessato. Quelle di adesso non sono dissimili: non è abolizione del finanziamento pubblico dei partiti ma modifica del finanziamento pubblico dei partiti. E' importante fare attenzione alle parole. 
Un'altra osservazione a margine è quella che il 2 per mille vale molti soldi, circa 250 milioni di euro, e che anno per anno il governo potrà fissare il tetto massimo dell'importo destinabile ai partiti. C'è da immaginare che questo provvedimento sarà piuttosto elastico, a seconda delle necessità dei partiti, e che non sarà eccessivamente pubblicizzato da parte governativa. Se la stampa è quella che scrive acriticamente abolizione non c'è  nemmeno da sperare troppo sul fatto che scriverà qualcosa in caso questo tetto salga.
Ecco di seguito il riassunto proposto dalla Presidenza del Consiglio. C'è scritto che il 2 per mille inizierà l'anno prossimo ma non che, per tre anni, i partiti riceveranno il 2 per mille più parte del vecchio finanziamento, secondo questa scaletta: nel 2014 riceveranno il 75%, nel 2015 il 50% e nel 2016 il 25% [vedi Il Fatto] Solo a partire dal 2017 dovranno contare esclusivamente su 2 per mille e su tutte le altre -non poche- agevolazioni.
La "promessa [non] è mantenuta" Presidente Letta. I cittadini avevano chiesto l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti in ogni forma, e lo avevano detto anche in un referendum. Ma non è quello che gli è stato dato, nè nel 1997 nè adesso. Ora, la Corte dei Conti  ha portato la questione davanti alla Consulta per verificare se tutti i soldi ricevuti dal 1997 dai partiti, proprio in ragione di quel referendum, siano stati incostituzionali. Venire a dire che il finanziamento pubblico ai partiti è stato abolito è come dire che dal finanziamento pubblico al rimborso elettorale è cambiato qualcosa, ma se così fosse  la Corte dei Conti non avrebbe neanche posto la questione dinnanzi alla Corte Costituzionale.

Tabella all'inizio: risultato referendum abrogativo finanziamento dei partiti, tratto da it.wikipedia

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