sabato 7 dicembre 2013

Diritti e doveri dei giornalisti (e dei blogger)

Sono un accanito difensore della libertà di espressione e di stampa, sia per giornalisti che per semplici cittadini, ma non un difensore della libertà di insulto. Anche perchè, molto spesso, a un attacco a base di insulti segue un contrattacco a base di insulti, con il risultato che non se ne esce. Le recenti parole di Grillo su una giornalista dell'Unità hanno acceso ferocissime polemiche. Grillo, al solito, è stato accusato di essere un "fascista" (e non solo lui). Quando prevale il coinvolgimento emotivo la ragione va a farsi benedire. Fatto salvo il diritto dei giornalisti a esprimersi liberamente (che del resto Grillo non mette in discussione) vorrei ricordare che insieme ai diritti esistono anche i doveri, sia per i giornalisti che per tutti gli altri, comici a capo di movimenti inclusi. Intanto, ecco un elenco di rights and duties per giornalisti, che penso possa essere fatto proprio da chiunque, anche da chi prova a buttare giù qualcosa in rete (scrivente incluso).


Declaration of duties

The essential obligations of a journalist engaged in gathering, editing and commenting news are :
1. To respect truth whatever be the consequence to himself, because of the right of the public to know the truth ;
2. To defend freedom of information, comment and criticism;
3. To report only on facts of which he knows the origin ; not to suppress essential information nor alter texts and documents;
4. Not to use unfair methods to obtain news, photographs or documents ;
5. To restrict himself to the respect of privacy;
6. To rectify any published information which is found to be inaccurate ;
7. To observe professional secrecy and not to divulge the source of information obtained in confidence ;
8. To regard as grave professional offences the following : plagiarism, calumny, slander, libel and unfounded accusations, the acceptance of bribe in any form in consideration of either publication or suppression of news ;
9. Never to confuse the profession of a journalist with that of advertisements salesman or a propagandist and to refuse any direct or indirect orders from advertisers.
10. To resist every pressure and to accept editorial orders only from the responsible persons of the editorial staff.

Every journalist worthy of that name deems it his duty faithfully to observe the principles stated above.  Within the general law of each country, the journalist recognises, in professional matters, the jurisdiction of his colleagues only ; he excludes every kind of interference by governments or others.

Declaration of rights

1. Journalists claim free access to all information sources, and the right to freely inquire on all events conditioning public life. Therefore, secret of public or private affairs may be opposed only to journalists in exceptional cases and for clearly expressed motives ;

2. The journalist has the right to refuse subordination to anything contrary to the general policy of the information organ to which he collaborates such as it has been laid down by writing and incorporated in his contract of employment, as well as any subordination not clearly implicated by this general policy ;

3.  A journalist cannot be compelled to perform a professional act or to express an opinion contrary to his convictions or his conscience;

4. The editorial staff has obligatorily to be informed on all important decisions which may influence the life of the enterprise.  It should at least be consulted before a definitive decision on all matters related to the composition of the editorial staff e.g. recruitment, dismissals, mutations and promotion of journalists is taken.

5. Taking in account his functions and responsibilities, the journalist is entitled not only to the advantages resulting from collective agreements but also to an individual contract of employment, ensuring the material and moral security of his work as well as a wage system corresponding to his social condition and guaranteeing his economic independence.

4 commenti:

  1. Senti, ho un paio (abbondante) di suggerimenti per la lista di proscrizione che Grillo chiede:
    1) Sallusti;
    2) Belpietro;
    3) Ferrara.
    OK, questi sono del suo nuovo amichetto, ecco dalla parte opposta:
    1) Mauro;
    2) Colombo (non so se ancora attivo);
    3) Scalfari (idem).
    Poi, visto che è quasi natale, come regalo potrebbe aggiungere anche me. Vero che non sono giornalista ma ho 2 blog (due).

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    1. Sai bene che Grillo non ha fatto nessuna lista di proscrizione. E del resto, i primi tre nomi non sono forse di giornalisti a te non simpatici? Dovrei forse accusare anche te, nel tuo piccolo, di fare liste? Ma accetto la tua ironica provocazione, anche quando parli "del nuovo amichetto", che amichetto non deve tanto essere vista la volontà del M5S di rispettare la legge e farlo decadere. Piuttosto, sembra proprio che siano stati altri a farci le grandi alleanze ma anche lì, come noto, c'è la pezza a colori: è sempre colpa di Grillo!
      ciao Juhan!

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  2. Sostanzialmente sono d'accordo con Paolo. La cosiddetta "lista di proscrizione" a quanto pare è consistita solo nel chiedere ai simpatizzanti del M5S i nomi di giornalisti (del resto già noti) contrari al Movimento, e i relativi articoli. Le parole testuali: "PS: segnalate gli articoli dei "giornalisti" stile Oppo per la nuova rubrica del blog: "Giornalista del giorno"."
    Il diritto di critica, anche pesante, nei confronti della giornalista in questione controbilancia il diritto di critica a Grillo e al suo movimento di cui si è avvalsa a piene mani la giornalista suddetta. Tra l'altro, tutta pubblicità gratuita (dall'una e dall'altra parte...)
    Quello che quotidianamente si fa, senza tanto scandalo, da parte dei fautori della Sperimentazione Animale nei confronti dei gruppi anti-SA, e viceversa. E anche tra i contrari er i favorevoli a qualunque argomento del giorno, dall'OGM a Stamina...

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    1. Esatto, Bruna. Si consideri poi il fatto che quando tocca al PD di essere "attaccato" dai giornali o a Vendola, passano subito dalle parole ai fatti e minacciano o attuano querele. Non è forse una forma di intimidazione per i giornalisti? ma nessuno ha eccepito nulla. Non vorrei ci fosse un doppio metro di giudizio di certa intellighenzia di sinistra che si crede superiore a tutti, che condanna aspramente quelli di tutti gli altri ma fa sempre salvi i propri comportamenti

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