giovedì 5 dicembre 2013

Stamina, il TAR annulla il Comitato scientifico e il suo parere. Tutto da rifare. Il testo della sentenza

Il TAR del Lazio ha deciso il 3 dicembre l'annullamento, sospendendone l'efficacia,
dei decreti del 18/06/2013 e del 28/08/2013 relativi al rilascio dell'autorizzazione  per la sperimentazione clinica all'Aifa ed alla nomina dei componenti del Comitato scientifico per la sperimentazione, nonche' del parere contrario espresso dal predetto Comitato 
I decreti in questione, il  d.m. 18 giugno 2013   e il d.m. 28 giugno 2013, erano quelli che dovevano disciplinare la sperimentazione sul cosiddetto Metodo Stamina, il primo, e nominare il Comitato Scientifico di controllo, il secondo. Il parere, sempre richiesto di annullare, è quello che il Comitato Scientifico ha espresso contro la sperimentazione di Stamina. Il ricorrente, cioè colui che ha fatto ricorso, è la Stamina Foundation. In pratica bisognerà rifare tutto.

Due sono i punti essenziali suoi quali si basa l'annullamento dei decreti ministeriali, del Comitato scientifico e del parere espresso, e cioè:

-"l'illegittima composizione" del Comitato, composto com'è di "professionisti che in passato, prima dell’inizio dei lavori, avevano espresso forti perplessità, o addirittura accese critiche, sull’efficacia scientifica del Metodo Stamina", non essendo, in questo modo, "garantita l’obiettività e l’imparzialità del giudizio, con grave nocumento per il lavoro dell’intero organo collegiale". Questa indipendenza dei componenti del Comitato, pretesa  anche dal Ministero, dicono i giudici che  non deve essere solo economica ma anche ideologica e "quindi concretizzarsi innanzitutto nel non approcciarsi alla sperimentazione in modo prevenuto, per averla già valutata prima ancora di esaminare la documentazione prodotta dalla Stamina Fondation". Bisogna precisare, però, che i presupposti bio-medici sui quali si baserebbe Stamina possono essere noti agli scienziati anche prima di conoscere i dettagli, altrimenti che esperti del settore sarebbero. In questo modo gli scienziati potrebbero farsi già  un'opinione prima di conoscere i dettagli, rafforzandola o modificandola  in seguito  alla conoscenza specifica del protocollo (che, tra parentesi, Vannoni dice non esserci). Come si fa a eliminare questa conoscenza a priori? Forse solo facendo giudicare il Metodo Stamina da non addetti ai lavori.

-il fatto che il Comitato "avrebbe dovuto altresì esaminare le cartelle cliniche dei pazienti che erano stati sottoposti alla cura con la Stamina presso l’Ospedale civile di Brescia i quali pazienti, dai certificati medici versati in atti, non risultano aver subito effetti negativi collaterali", operazione utile perchè solo dopo averne preso visione, e qualora si pervenisse ugualmente a un parere negativo, potrebbe "convincere anche i malati con patologie dall’esito certamente infausto, e che su tale Metodo hanno riposto le ultime speranze, che il rimedio stesso non è, almeno allo stato, effettivamente praticabile". I malati, probabilmente, non si lasceranno convincere mai da un parere negativo,  motivato quanto si vuole, perchè l'assenza di una cura rende ogni speranza appetibile  e meno rischiosa dell'assenza di terapia. Il che, ovviamente, non è sempre vero. Inoltre, a proposito delle famose cartelle cliniche, occorre ricordare che non sono state affatto mostrate (a quanto racconta Wired) in una recente conferenza di Stamina, con la scusa che ci  sarebbe voluto troppo tempo per mostrarle ai giornalisti. Ma, dico io, se le cartelle cliniche rappresentassero un punto di forza delle mie tesi, io le presenterei eccome, tempo o non tempo.

Per questo motivo i giudici ritengono che "un’istruttoria a tal punto approfondita in tutti i suoi aspetti", e quindi un nuovo Comitato,  sia in grado di fugare tutti i dubbi. Ma un richiamo storico al caso Di Bella, in cui la sperimentazione si fece ed ebbe esito negativo, fa capire che comunque chi credeva alla cura Di Bella non fu affatto convinto e rimase sulle sue posizioni. Vale certamente il fatto che ogni giudizio, specialmente in campo medico, deve essere il più approfondito possibile, ma un giudizio su quanto lo sia stato nel caso del Metodo Stamina chi lo può decidere, se non altri scienziati? Che ne può sapere un giudice sulla cura con le staminali mesenchimali? Per la comunità scientifica le affermazioni di Stamina potrebbero essere talmente paradossali da costituire comunque un pre-giudizio difficilmente superabile. Che facciamo, mandiamo degli astronomi a giudicare il metodo?


Ma, a parte il sospetto riguardante la competenza di un giudice su materie scientifiche, cosa sulla quale si potrebbe soprassedere se ci fossero esclusivamente motivazioni  giuridiche in questa  decisione, come per esempio palesi violazioni dei diritti di Stamina Foundation, occorre anche domandarsi come sarà possibile formare un comitato se tutti hanno già espresso o si sono formati  un'opinione riguardo Stamina e quale senso potrebbe avere l'ipotesi di far entrare nel comitato sia chi ha espresso in precedenza un'opinione contraria sia chi ne ha espressa una favorevole. In fondo, essendo pubblici i soldi necessari per finanziare questa sperimentazione non ha diritto il Ministero di avvalersi degli scienziati più esperti nello specifico settore, senza conflitti di interesse in corso (cioè essere pregiudizialmente favorevoli)?
Cosa si dovrebbe dire, allora, se un qualsiasi propugnatore di metodi di cura alternativi, anche i più bislacchi, pretendesse la presenza di propri simpatizzanti all'interno dei comitati che devono decidere sul finanziamento di una sperimentazione fatta con soldi pubblici?
Il Comitato composto di scienziati di chiara fama è, come del resto il collegio di giudici che ha emesso questa sentenza, imparziale per sua natura, appunto perchè è interesse di una istituzione pubblica sapere se effettivamente una terapia potrebbe essere utile o no. E per questo motivo ha tutto l'interesse a scegliere scienziati competenti e imparziali. Altrimenti, così come uno potrebbe chiedere la presenza di propri simpatizzanti all'interno di un comitato scientifico,  potrebbe anche chiedere di essere giudicato da un giudice non schierato, come potrebbe essere quello che ha emesso questa sentenza. E poi, non sono solo gli scienziati italiani a schierarsi contro il Metodo Stamina ma tutta la comunità scientifica internazionale. C'è, insomma, una qual uniformità di giudizio in giro per il mondo.

Comunque, il Ministero della Salute, si è già attivato per nominare un nuovo Comitato Scientifico, con membri scelti anche all'estero. Sarà sufficiente per garantire l'imparzialità del Comitato oppure occorrerà che emetta esclusivamente un parere favorevole a Stamina?  

1 commento:

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