giovedì 20 febbraio 2014

I mille sprechi del decreto milleproroghe e gli interventi delle opposizioni

Mentre in una stanza di Montecitorio si consumava una versione mediatica (chiedo scusa per il termine) della politica, quella che molti critici imputano di non fare ai 5 stelle (e per fortuna che non la fanno, non andando così spesso in televisione, almeno non così spesso), in altre stanze, per esempio l'Aula di Montecitorio, se ne consumava un'altra versione, più sostanziosa della precedente, ad opera sia dei 5 stelle che delle opposizioni in generale. Si tratta della conversione in legge del cosiddetto decreto milleproroghe, in mezzo al quale si nascondono vecchie abitudini della politica, del genere di quella legata alle accise sulla benzina della guerra d'Abissinia . Per avere un quadro generale degli interventi anti-casta sia del M5S che delle opposizioni vi offro integralmente questo riassunto preparato dai 5 stelle, accompagnato dal link al resoconto stenografico della seduta in cui è stato convertito il decreto. 


Serviva l'ingresso di cittadini veri in Parlamento per porre fine ad alcune delle tante assurdità italiane. Solo un esempio, sapevate che ogni anno abbiamo prorogato l'incarico di commissario per il terremoto in Irpinia? Ricordate? Correva l'anno 1980 e, da allora, anno dopo anno, l'incarico è stato prorogato. Quindi dopo 34 anni si è messa la parola fine a uno spreco, grazie a un emendamento del MoVimento.
Non c'è solo il commissario per l'Irpinia. Sono 13 gli emendamenti a cinque stelle a cui la Camera ha dato voto favorevole. C'è il blocco della proroga delle contabilità speciali delle Province nate nel 2004. Dal 2006 si continuava a prorogare questo status di cui non si ha contezza: tuttora non si conoscono importi e spese.
C'è la soppressione del "premio" alle pubbliche amministrazioni che fanno semplicemente il loro dovere: risparmiare e riorganizzare gli uffici. Il "premio", infatti, è stato utilizzato per assumere nuovi dirigenti. E i soliti amici degli amici ringraziavano.
Anche il commissario per la raccolta dei rifiuti a Palermo può dire addio al suo stipendio. Il suo ruolo, infatti, è ormai svuotato dai mutamenti societari intervenuti. Sarebbe stato uno stipendio in più.
Grazie a un emendamento del M5S, non si potrà più rimandare l'obbligo di efficientamento energetico per i nuovi edifici. Così come saranno prorogati gli sfratti al 31 dicembre 2014. E si è messa fine a un'ingiustizia: l'Aifa, l'agenzia del farmaco, continuava a prorogare di anno in anno le nomine di dirigenti a tempo determinato. Determinato, appunto, per cui che senso aveva rinnovarli di anno in anno?
Altri risparmi si avranno dallo stop alle proroghe degli incarichi apicali nei carabinieri: colonnelli e generali prorogati di anno in anno. Grazie al M5S l'Arma dovrà riordinare il personale e tanti saluti a certi "magna magna" denunciati da tanti appartenenti alle forze armate.
Un altro che dovrà dire addio al suo bello stipendio è il commissario per i lavori alla galleria Pavoncelli (sì, c'è un commissario per una galleria), lavori iniziati nel 2012, fine lavori al 2014 e avevano inserito una proroga fino al 2016. Bloccata.
Altra importante novità introdotta dal M5S riguarda i disabili e i bisognosi di cure. Si è evitata, grazie a un emendamento, l'ennesima proroga del nomenclatore tariffario, strumento attraverso il quale vengono acquistate carrozzine e altri ausili per disabili che portano ancora i prezzi in lire! Pensate che tecnologia avanzata possano avere ausili risalenti agli anni '90 e, soprattutto, quanto costano in più rispetto a oggi.
Qui invece il resoconto stenografico della discussione alla Camera del 17 febbraio.




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