lunedì 3 febbraio 2014

Rapporto anticorruzione dell'UE 2014: la situazione dell'Italia. Il testo

I problemi da affrontare nella vita sono tanti, alcuni hanno una priorità rispetto ad altri, ma troppo spesso in modo dipendente dal proprio giudizio personale, non sempre obiettivo. Per la serie ce lo chiede l'Europa condivido il Rapporto anticorruzione dell'Unione Europea 2014, disponibile nella sua interezza e nei singoli capitoli riguardanti i paesi membri al link indicato sopra. Qui sotto pubblico la parte relativa al nostro paese, riassunta in un abstract (grassetti miei). Spunta una parola, che da sempre fa parte del lessico di un movimento che recenti dichiarazioni presidenziali definiscono eversivo: rendicontazione. Ecco, proprio in riferimento a questa caccia alle streghe dell'opposizione, mi ritorna utile la considerazione sopra fatta di una scala del tutto personale sulle cose importanti da fare: è prioritario attaccare continuamente l'opposizione oppure sarebbe importante farlo anche con la corruzione? L'Europa pare indicare una via.



In Italia l’adozione, a novembre 2012, della legge anticorruzione segna un importante passo avanti. La nuova normativa rafforza le politiche di prevenzione mirate a responsabilizzare i pubblici ufficiali e la classe politica e a bilanciare l’onere della lotta al fenomeno, che attualmente ricade quasi esclusivamente sulle forze dell’ordine e sulla magistratura. Gli sforzi profusi dall’Italia sono notevoli ma la corruzione rimane un fenomeno preoccupante. Nella relazione presentata oggi la Commissione europea suggerisce di potenziare il regime di integrità per le cariche pubbliche elettive introducendo codici etici e strumenti di rendicontazione del loro operato. L’Italia dovrebbe anche consolidare lo strumentario giuridico e istituzionale sul finanziamento ai partiti e risolvere con la massima urgenza le carenze del regime di prescrizione. La Commissione consiglia anche di estendere i poteri e di sviluppare la capacità dell’autorità nazionale anticorruzione in modo che possa reggere saldamente le redini del coordinamento, garantire maggiore trasparenza degli appalti pubblici e adoperarsi ulteriormente per colmare le lacune della lotta anticorruzione nel settore privato. Il conflitto di interesse, la trasparenza della situazione patrimoniale dei pubblici ufficiali e i dispostivi di controllo
La relazione della Commissione, oltre ad analizzare la situazione in ciascuno Stato membro, rende noti anche i risultati di due ampi sondaggi d’opinione. Per più dei tre quarti dei cittadini europei, e ben il 97% degli italiani, la corruzione è un fenomeno nazionale dilagante. Quasi 2 cittadini europei su 3 e l’88% dei cittadini italiani ritiene che la corruzione e le raccomandazioni siano spesso il modo più facile per accedere a una serie di servizi pubblici.


La Relazione dell'Unione Europea sulla corruzione 2014: l'Italia.







Infografica






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