E' quella che potremmo definire un'ottima integrazione tra arte e scienza. L'arte è quella del visionario, di colui che immagina le cose e le trasforma in qualcosa di reale, in questo caso Vik Muniz, famoso per le sue gigantesche composizioni; la scienza è quella della tecnica che permette di realizzarle, in questo caso un ricercatore del MIT (e artista a sua volta) Marcelo Coelho. Il risultato è quello che vedete qui a fianco e sotto: il più piccolo castello di sabbia, inciso su un un unico granello di sabbia, largo appena mezzo millimetro.
L'intero processo, dalla decisione alla realizzazione, ha richiesto più di 4 anni, secondo quanto raccontano su Colossal e per l'incisione del granello si è utilizzato uno strumento che usa la tecnica del fascio ionico focalizzato, capace di scolpire linee di appena 50 nanometri, tecnica usata dove serve un intervento a livello micrometrico o nanometrico, come nel campo dei semiconduttori o nelle preparazioni per microscopio.
Non so se apprezzare di più l'idea di incidere un castello su un granello di sabbia o la tecnica che l'ha realizzato. Direi comunque che il connubio arte-scienza è felicemente riuscito.
Aggiornamento 17.08.2016: per chi fosse interessato, aggiungo il sito web di Vik Muniz, nel quale si può leggere una breve biografia dell'artista e osservare i suoi splendidi lavori.
Aggiornamento 17.08.2016: per chi fosse interessato, aggiungo il sito web di Vik Muniz, nel quale si può leggere una breve biografia dell'artista e osservare i suoi splendidi lavori.
credits www.thisiscolossal.com
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