Un delicato cartone realizzato da Shoko Hara e Paul Brenner che descrive la vita dei bambini di Fukushima, i loro sogni e il loro difficile rapporto con la natura, per la difficoltà di viverla completamente a causa delle radiazioni nell'area intorno alle centrali nucleari. Si intitola Abita e ha vinto il premio come miglior film animato all'International Uranium Film Festival nel 2013..
Abita from Shoko Hara on Vimeo.
visto su repubblica.it
triste, meraviglioso, triste.
RispondiEliminami chiedevo come potesse finire, ma qui non ci sono possibilità di lieto fine, la storia non cambia e non voglio immaginarmi come sarebbe ogni giorno tenere i bimbi in casa, senza uscire senza giocare.
eppure c'è chi ce li tiene, davanti alla tv, che è più facile.
da brividi, le idiozie a tutte le latitudini
Speriamo finisca bene. Forse, un po' pessimisticamente, ho più paura di quelli che tengono i bambini sempre in casa anche quando non ce n'è bisogno, di chi ci è costretto dalle contingenze
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