giovedì 12 giugno 2014

RAI e BBC a confronto: costi e dirigenti delle due televisioni pubbliche

Roberto Perotti, economista della Voce.info, continua la sua opera di analisi di tutto quanto è pubblico. Oggi tocca al servizio pubblico televisivo,  confrontato ancora una volta, come già prima era successo per Camera e Senato, con il Regno Unito: dunque RAI versus BBC.
Diciamo subito che il risultato non è favorevole alla RAI: la BBC ha più dipendenti, ma meno dirigenti, più canone ma minor costo del lavoro, più consenso (30% degli intervistati contro un 5% della RAI) e una costante riduzione di costi, dirigenti e personale nel tempo.
Quelle qui di seguito sono una serie di tabelle tratte dal suo articolo nella versione estesa: RAI, no non è la BBC. L'articolo breve può essere letto sempre sul sito della Voce a questo indirizzo:




La prima tabella riguarda entrate, canone, personale e costo del lavoro sia di RAI e BBC singolarmente che per l'intero gruppo. Si vede come il canone di abbonamento degli inglesi sia notevolmente più alto di quello della RAI e di come il personale della BBC sia il doppio. Nonostante questo il costo del lavoro non è il doppio ma solo il 40% in più.



Infatti, il costo medio del lavoro è più basso alla BBC che alla RAI.



Questo probabilmente perchè dirigenti e giornalisti-dirigenti, nonostante il personale sia inferiore di numero, sono di più in RAI che alla BBC.


E oltre ad esserci più dirigenti in RAI  guadagnano anche più dei loro omologhi del Regno Unito. Sopra i 500 mila euro, per dire, non c'è nessuno alla BBC.


Questo è l'andamento dei costi, delle entrate, del personale da 2002 al 2012 della RAI confrontato, più sotto, con quello della BBC. E' agevole notare come alla RAI diminuiscano le entrate nonostante aumenti il canone, aumenti il costo del lavoro e come personale, giornalisti e dirigenti rimangano stabili nel tempo. 


L'inverso alla BBC: aumentano canone ed entrate, diminuiscono il costo del lavoro, il personale e i dirigenti.


Se ci aggiungi che i vertici della RAI sono molto restii a diffondere le retribuzioni dei dirigenti e i compensi di conduttori e giornalisti, mentre alla BBC è tutto trasparente, il quadro è completo. Il servizio pubblico televisivo ha bisogno di una immediata e profonda riforma, a cominciare dalla trasparenza e dalla diminuzione dei costi, altrimenti si lasci perdere la storia del servizio pubblico e si faccia concorrere la RAI sul mercato, senza più canone, come tutte le altre televisioni commerciali.


image credit lavoce.info

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