venerdì 19 marzo 2010

La conoscenza estesa


Ho sempre trovato straordinario il fatto che tutta la conoscenza sia potenzialmente presente nel nostro cervello e che occorra soltanto disporla in mappe cerebrali adeguate per averne accesso. Questo potrebbe significare che la conoscenza si costruisce come parole e frasi nel nostro vocabolario, è cioè composta di subunità anche non significanti che messe insieme acquistano significato. A cosa corrisponde la conoscenza del teorema di Pitagora? Un attimo prima non conosciamo quel teorema e un attimo dopo lo conosciamo. Quelle stesse cellule neurali si sono dunque riunite in mappe significanti e ne hanno tratto una proprietà che prima nelle singole cellule non esisteva; quelle mappe neoformate hanno un ruolo, costituiscono la rappresentazione in forma di mappa di un mondo, e hanno due possibilità: o sono percezioni di un mondo simbolico delle idee i cui percetti differiscono da quelli a cui siamo abituati ma che similmente a quelli preparano il terreno all’azione, oppure sono atti veri e propri per cui le aree attivate sono del circuito motorio (in questa seconda ipotesi bisogna individuare i percetti che fanno da guida).
Distinguiamo grossolanamente due modi di conoscere, che fanno capo a due diverse forme di coscienza, quella primaria e quella secondaria, e agli strumenti che usano, e cioè il linguaggio motori-corporeo in un caso e quello simbolico-verbale nell’altro.
Se appare abbastanza intuitivo che la conoscenza motoria del mondo segue regole precise che fanno riferimento al nostro corpo e alla conformazione del mondo fisico, con le sue leggi, è più nebuloso il sistema di conoscenze utilizzato dal sistema simbolico-verbale.
L’ipotesi che faccio, alla stregua dell’homunculus sensoriale di Penfield, con i vari segmenti corporei disegnati in relazione alle afferenze sensorie possedute, è quella della creazione, da parte del linguaggio simbolico-verbale, di un corpo mentale, e addirittura anche dello spazio mentale nel quale questo corpo deve muoversi.




So che l’idea è già stata elaborata, anche se diversamente, da K.R. Popper, si veda qui un breve riassunto (metà pagina).
A me interessa però verificare le vie di contatto tra i due mondi e stabilire in quale modo un mondo mentale ha le carte in regola per “esistere”, di fatto, come il mondo fisico. Il “di fatto” si riferisce ovviamente alla mente umana.
Sembrerebbe che avere il controllo totale sia del mezzo che dell’ambiente ci fornisca gli strumenti per ottenere tutto quello che vogliamo da questo connubio, ma non è così.
Mentre da una parte si può ragionevolmente affermare che ognuno di noi costruisce un suo corpo mentale, diciamo così, a propria immagine, il mondo mentale nel quale questo corpo può muoversi  non è così soggetto all’arbitrio di ciascun soggetto.
Segnatevi questa parola arbitrio, perché tornerà in seguito nella locuzione libero arbitrio.
Questa obbligatorietà costruttiva del mondo mentale è facilmente visibile, per esempio, nella costruzione di teorie scientifiche, rispetto, che so, alla costruzione di teorie letterarie. Il mondo scientifico, forse anche in virtù del forte legame con il mondo fisico, acquisisce un obbligo di coerenza non sempre presente in tutti i campi di attività dell’intelletto umano.
Ma anche nella personale costruzione di un nostro mondo mentale, il mondo fisico interviene a dettare le regole, frantumando spesso le nostre convinzioni. Nei casi dove il legame tra mondo mentale e mondo fisico è più complicato e ricco di collegamenti intermedi, spesso si perde il collegamento con la realtà e si insegue, ognuno, la propria fisima mentale.
(to be continued…)

11 commenti:

  1. Ciao paolo
    grazie ....è molto bella

    anche io ho le mie fisime mentali ....ma sono talmente tante che a volte fatico a seguirle tutte ....

    baci

    RispondiElimina
  2. Paopasc, tu salti un passaggio: il mondo mentale non costruisce le teorie, nè quelle scientifiche, nè quelle artistico-letterarie. Quando Popper parla dei numeri primi, o delle serie matematiche, ad esempio, parla di costruzione umana di ciò che poi esisterà in sè, e da sè deriverà autonomamente i propri sviluppi. Così come quando parla di modelli di società, per semplificare malamente, ci dice che la concezione del passato ciclico hegeliano è soltanto una forma che storicamente ha preso il pensiero mentale umano, che questa forma può ripetersi, come no, come pure il suo prodotto può ripetersi, oppure no.
    A me piace leggerti perchè tu metti continuamente delle trappole, che sono trappole proprio di tipo "induttivo". Il tuo linguaggio è chiaramente ambiguo, se mi passi l'ossimoro, perchè quando ci distrai col grassetto, o col dirci: "Segnatevi questo e quello", tu sposti l'attenzione e la direzioni. Tu inferisci e induci attraverso il ricorso agli avverbi: ragionevolmente, semplicemente, eccetera: è uno stratagemma linguistico molto efficace. Tu sposti continuamente l'attenzione dal discorso scientifico in senso stretto a quello indefinibile del "senso comune", di ciò che è facilmente rilevabile da tutti, come se fossimo tutti Tecnici di Laboratorio de Noantri. Ma l'osservazione della realtà non è mai la base di nessuna teoria, è il contrario, e tu lo sai. Allora Paopasc, dicci dove vuoi arrivare e poi costruisci forzatamente gli elementi, o meglio indicaci quale mappe seguire, metticele a disposizione insomma, così che possiamo... darti ragione. Ma soltanto fino alla prossima critica, vero? Che io sai a Popper gli avrei regalato anche tutta una stecca di sigarette sai, anche in periodo di sciopero tabaccai (Evo funestissimo, di cui ancora serbo il ricordo).
    Lo spazio mentale della coscienza secondaria, lo spazio vero e proprio di cui parli tu è un'idea meravigliosa: io voglio vederlo, questo spazio, voglio che ci aiuti a trovarne le mappe, perchè le mappe hanno senso solo dentro uno spazio.
    La letteratura, così come la filosofia, o genericamente l'Arte, spiegano molte più "cose" delle teorie scientifiche e soprattutto ci danno conto di "cose" altrettanto inoppugnabili: spiegano le emozioni, ad esempio. Certo che ci si può entusiasmare anche per il teorema di Pitagora, ma è pur sempre una cosa bella perchè è una teoria, appunto, e non la scorderemo mai.
    Nei casi dove il legame tra mondo mentale e mondo fisico è più complicato e ricco di collegamenti intermedi, spesso si perde il collegamento con la realtà e si insegue, ognuno, la propria fisima mentale. = meno male che mi dai ragione, e sconfessi te stesso: più i mondi sono complicati e più tutto è complicato, comprese le reazioni spropositate, lo stress e la depressione, volendo. Ecco che la donna divorzianda di qualche tuo post precedente si dispererà quanti più libri, viaggi, esperienze avrà fatto, e MAI il contrario. Questo potrebbe essere un esempio di metodo induttivo, altrimenti detto "stravolgere il senso delle parole altrui", banalmente dicasi Portare l'acqua al proprio mulino. Io lo fò, di tanto in tanto...
    E poi questo omuncolo con la coscetta minuscola mi mette ansia: possibile che non esista una donnuncola coi prosciuttoni eh?
    E poi, anche per via del titolo del post, ma che Paopasc, ma che ce l'hai con me???
    B

    RispondiElimina
  3. Io cerco di affrontare la cosa da quello che potremo definire la fisiologia della mente. Da quel punto di vista può benissimo non esistere una parte di mondo fisico, e vi sono innumerevoli esempi. Da ciò derivo, per ora, la mancanza di necessità di postulare questo mondo delle idee a se stante, perchè a me interessa con quale procedimento un organismo dotato di sistema nervoso è in grado di sfruttare ciò che entra come segnale per comprendere il mondo e costruire una consapevolezza di sè come ente.
    Bè non porrei limiti alla provvidenza di produrre una buona teoria scientifica. In molti casi la parte teorica precede l'osservazione confermativa della realtà. Ma non c'è una legge sistematica, nè un piano sequenza continuo lungo una direzione. Anche perchè devi aggiungerci l'uomo (o la donna), che non è una macchina, e alle volte si scoraggia (ho detto scoraggia).
    Sull'arte. In parte è vero ciò che dici ma, come replico a tutti i new ageisti o mistici che dir si voglia, sarà pur vero che filosofi e pensatori, anche dell'antichità, hanno intuito qualcosa, ma ci costringevano a credergli solo sulla base della loro personale credibilità. Però questo creava tante teorie per un solo fenomeno, debitrici ai vari corpi e mondi mentali dei possessori. E secondo me (e non solo) non si andrebbe molto lontano continuando così. La scienza è qualcosa di valido (pur con dei limiti) indipendentemente dalle mie opinioni.
    Dove l'è che sconfesserei me stesso, o profanatrice? No, no, no, no. Dico che il distacco del mondo mentale da quello fisico può deviare il giusto giudizio sulle cose. Che poi la persona che mantiene il proprio giudizio anche in presenza di prove contrarie sia complesso del sè ricco o povero, questo rende conto della facilità con cui si euforizzerà o abbatterà. Non spiega, secondo me, la ricchezza definitoria di un singolo stato. Cioè, tu puoi avere un'unica rappresentazione di te stessa piena di definizioni, arzigogolata e complicatissima: ma il grumo emotivo che sostiene questo tuo tratto è unico. Se cede quello, cede tutto. La donna divorzianda si disperderà e terrà botta quanto più quella diversità di interessi avrà costruito rappresentazione di sè INDIPENDENTI una dalle altre.
    Ma guarda che ci può essere una conoscenza estesa anche di enti contenuti!

    RispondiElimina
  4. Ma che cherel bellina oggi, vero Paopasc? E' come andare a cinema e mettersi a discutere/litigare durante il tragitto su quale film andare a vedere, senza che nessuno dica: "Ma va bene, ma fa lo stesso, 3D, non 3D, essai, sottotitolati...". E poi alla fine si sta fuori, nel parcheggio del cinema a parlare di quando Vertigo era in bianco e nero e così si fa tardi, senza film, ma uno si è divertito lo stesso.

    "Vi diverte burlarvi di me, vero?"
    "No, mi burlo solo di me giocando a fare l'ingenua collegiale dal cuore tutto pieno di violette e di margherite..."

    Buon San Giuseppe, Paopasc.

    B

    RispondiElimina
  5. macchè stamattina ho guardato sotto le lenzuola e niente suoer minchia aahahhaahahah weeeee ciao pascucciiii

    RispondiElimina
  6. molto interessante
    anche se in alcuni passaggi un po' complicato

    buon fine settimana
    :-)mandi

    RispondiElimina
  7. riprova, Pony, sarai più fortunato! ahahahahha


    grazie Agane Athena, provo sempre a essere più chiaro possibile, ma non sempre mi riesce. Comunque non demordere neh, che più vado avanti più miglioro! ahahahaha
    mandi anche a te

    RispondiElimina
  8. Scusa ne' !!!!
    ma cusa l'è che t'allarghi te ????
    noi stretti dobbiamo stare ...ahahahahhahahahaha
    :PPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPP
    sciemo che sei !!!!!

    RispondiElimina
  9. Questa parola, 'fisima', la usava sempre mia madre... poi a un certo punto ha smesso di dirla....
    Buona domenica e P R I M A V E R A :)

    RispondiElimina
  10. Ma che fai !!!
    Cosi me le scoraggi .....vabbe' da un lato è meglio ,faro' meno fatica ...ahahahahahhaha
    sfacciata che sono !!! :PPPP

    sto lavorado ad un progettino .....
    ma in settimana postero' quella cosa che mi hai mandato se ti fa piacere ...poi se hai altro in mente fammi sapere ...ok ???
    sto aspettando ancora le prove .....
    baci

    RispondiElimina
  11. ahahahahahaha che carino ,avevi gia il cervello grosso a quanto vedo ...ahahahahahahaha

    non tergiversare ...lo sai quali prove voglio ...ahahahahaha

    RispondiElimina

Come si dice, i commenti sono benvenuti, possibilmente senza sproloqui e senza insultare nessuno e senza fare marketing. Puoi mettere un link, non a siti di spam o phishing, o pubblicitari, o cose simili, ma non deve essere un collegamento attivo, altrimenti il commento verrà rimosso. Grazie.

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...