lunedì 17 maggio 2010

Autismo e neuroni specchio: cade l'ipotesi di una disfunzione?

In un recente articolo su Neuron [1] alcuni ricercatori hanno cercato di verificare se l'ipotesi del malfunzionamento del sistema dei neuroni specchio sia una caratteristica degli autistici. Come noto, l'ipotesi era stata fatta sia dal gruppo di Rizzolatti [2], da Ramachandran [3], da Iacoboni [4] e appariva come una spiegazione pertinente per una delle disfunzioni tipiche di questa patologia, la ridotta o assente interazione sociale.
Il risultato di questo studio è però in disaccordo con questa ipotesi, non rilevando differenze tra controlli e autistici. Entrambi sono stati sottoposti a test di verifica dell'attivazione delle aree dei neuroni specchio (aIPS -solco  intraparietale anteriore- vPM -area ventrale premotoria-) per mezzo della fMRI: i soggetti dovevano osservare passivamente dei movimenti della mano in un esperimento e eseguirli attivamente in un altro.
E' stata inoltre verificato anche l'adattamento selettivo al movimento, che significa che un'area sottoposta a una ripetizione continua e monotona riduce la sua frequenza di scarica. Anche in questo caso non si è trovata differenza tra i due gruppi.
Che implicazioni può avere questa scoperta sul presunto ruolo dei neuroni specchio nel deficit interattivo degli autistici? L'assenza di una diversità di risposta induce a ritenere che siano altre le cause che co-occorrono nel manifestare i sintomi oppure che il ruolo dei neuroni specchio nell'interazione sociale è assente?
Propendo per la prima ipotesi.
Anche se si ritenesse che il sistema dei neuroni specchio è identico nei due gruppi troppo forti sono le prove a favore di un suo coinvolgimento nella "comprensione" degli stati e atti motori altrui per negargli un ruolo essenziale. Piuttosto può essere coinvolta la "risposta" a tali comprensioni, che riguarda tutti gli atti e gli atteggiamenti da esibire per interagire con gli altri. I neuroni specchio effettuano una comprensione motoria, alla quale deve essere affiancata una quantità emotiva necessaria alla realizzazione degli atti.
Se quest'ultimo sistema è compromesso, il risultato potrebbee essere quello osservato nell'autismo.



[1]Ilan Dinstein, Cibu Thomas, Kate Humphreys, Nancy Minshew, Marlene Behrmann, David J. Heeger, Normal Movement Selectivity in Autism, Neuron, Volume 66, Issue 3, 461-469, 13 May 2010
[2] Rizzolatti, G., Fabbri-Destro, M., and Cattaneo, L.,Mirror neurons and their clinical relevance,. (2009) Nat. Clin. Pract. Neurol. 5, 24–34
[3] Oberman, L.M., and Ramachandran, V.S., The simulating social mind: the role of the mirror neuron system and simulation in the social and communicative deficits of autism spectrum disorders,(2007) Psychol. Bull. 133, 310–327
[4] Iacoboni, M., and Dapretto, M., The mirror neuron system and the consequences of its dysfunction(2006) Nat. Rev. Neurosci. 7, 942–951

5 commenti:

  1. specchio specchio delle mie brame ...

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  2. ahahaha siii mi sono jodelizzato ahaha te lo aspettavi?

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  3. Passerò a legggere il post domani, tra poco dovrò recarmi con i miei alunni di terza all'osservatorio astronomico di Monte Romano...per osservare il cielo notturno;).

    Si trova ad una quarantina di chilometri da qui, sulle colline romagnole.

    Ciao.

    RispondiElimina
  4. buona osservazione!
    e quindi uscimmo a riveder le stelle!

    RispondiElimina
  5. ahahaha siii mi sono jodelizzato ahaha te lo aspettavi?

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