Un report di Federal Institute for Risk Assessment (BfR), Federal Office of Consumer Protection and Food safety (BVL) e Robert Koch Institute (RKI) del 10 giugno cerca di stabilire come stanno i fatti riguardo a quella che viene definita come la più massiccia epidemia di E. coli che si ricordi.
Tra le raccomandazioni da seguire, soprattutto per chi abita nella zona nel nord della Germania, ecco le più importanti
- si possono mangiare tutte le verdure crude come cetrioli, pomodori, lattuga, avendo cura di seguire tutte le prassi igieniche
- si raccomanda di non mangiare germogli crudi. Chiunque ne abbia ancora dovrebbe smaltirli
- BfR, BVL e RKI raccomandano che tutti i prodotti alimentari di uno specifico produttore della Bassa Sassonia siano tolti dal mercato
- BfR, BVL e RKI raccomandano una stretta aderenza alle prassi igieniche sia quando si maneggiano i cibi sia quando ci si prende cura dei malati
I dati dei sistemi di sorveglianza del RKI dicono che stanno diminuendo i casi di infezione, così comincia il rapporto. E lo si vede soprattutto dalla diminuzione dei ricoveri ospedalieri di casi di diarrea emorragica e dal calo delle infezioni tra le donne (le più colpite). Non si sa se questa diminuzione dei casi sia dovuta al minor consumo di ortaggi e alla relativa diminuzione del consumo di germogli crudi, oppure a una progressiva scmparsa della fonte di infezione.
Ecco gli ultimi dati degli Ecdc sulle infezioni in Europa da HUS (sindrome emolitico-uremica) e casi di infezione non-HUS:
Finora, continua lo studio, il patogeno Ehec O104:H4 non è mai stato rilevato in prodotti commerciali al dettaglio, nè si è scoperta esattamente la provenienza degli alimenti contaminati nella filiera di approvvigionamento. Secondo le conoscenze attuali, l'origine dei casi di infezione dovrebbe essere un'azienda agricola della Bassa Sassonia e anche la distribuzione dei casi di infezione è in accordo con questa tesi.
A questo scopo si è organizzata una Task Force che unendo gli studi epidemiologi con i dati sulla filiera degli approvvigionamenti alimentari, dovrebbe identificare la provenienza dell'infezione.
Per ora, la filiera proveniente dall'azienda agricola della Bassa Sassonia spiegherebbe 26 su 55 casi di Ehec O104:H4 e qualche altro caso isolato. Anche l'origine umana della contaminazione non può essere comunque esclusa, così come quella attraverso l' acqua o i semi.
Per questo motivo, siccome i semi utilizzati per i germogli potrebbero essere il veicolo dell'epidemia, insieme alla facilità di crescita del batterio sui germogli stessi, questi fatti rendono il pericolo di diffusione del patogeno estremamente ampia, per questo motivo RKI, BVL e BfR consigliano di non mangiare germogli crudi finchè non si è chiarita esattamente l'origine dell'infezione.
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