domenica 25 marzo 2012

Che fine fanno i beni confiscati alla mafia?

Capita spesso di sentire in televisione o leggere sui giornali che la magistratura ha sequestrato aziende e immobili appartenenti alla criminalità mafiosa. E sovente  si parla anche di ingenti valori. Ma a quanto ammontano esattamente e che fine fanno tutti questi beni confiscati?
Dal 4 febbraio 2010, con decreto legge, è stata istituita l'ANBSC, l'Agenzia Nazionale per l'Amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. L'Agenzia ha un ruolo centrale nell'amministrazione dei beni confiscati, ma svolge anche quello di ausilio all'autorità giudiziaria.
Direttore dell'Agenzia è il prefetto Giuseppe Caruso. Il 15 marzo ha presentato la Relazione annuale sull'attività svolta dall'Agenzia nazionale. Ecco un breve estratto da quella relazione. 


Immobili.
A tutto il 31 dicembre 2011 sono stati confiscati 

  • 10.438 immobili, 
  • di cui il 75% in tre sole regioni: Sicilia 44,54%, Calabria 14,92% e Campania 14,38%



Di questi immobili, il 67,8%, e cioè 7.074, è stato destinato (si compone di 5.782 immobili consegnati, 851 immobili destinati non consegnati perchè ipotecati o altro e di 441 immobili dissequestrati). I destinatari di questi immobili sono stati




L'utilizzo di questi immobili da parte dei destinatari è stato






La maggior parte di questi immobili erano appartamenti 3.521, terreni agricoli 2.062 e locali generici 1.106.
3.364 immobili sono stati dati in gestione. Il valore di questi immobili, non attualizzato, è di circa 380 milioni di euro. Di questi 3.364 immobili dati in gestione 2.590 sono gravati da criticità: ipoteche, beni aziendali, procedure giudiziarie.
Come si vede, la maggior parte degli immobili è destinata a enti pubblici, e nella maggior parte dei casi si tratta di finalità sociali, no-profit o di pubblica utilità.


Aziende.
Sempre al 31 dicembre 2011 sono state confiscate 1516 aziende. Di queste, 460 sono uscite dalla gestione.

  • Il 37% di queste aziende confiscate è in Sicilia
  • il 20,5% in Campania
  • e il 13,52% in Lombardia
Solo il 26,1% delle aziende sono da destinare mentre le altre risultano sospese, in liquidazione, cancellate, in fallimento e così via.
Il settore di attività di queste aziende è

Le convenzioni con alcune associazioni industriali e no-profit, mirano al recupero di queste aziende, teso ad evitare perdita di posti di lavoro e tensioni sociali.


Beni mobili.
Al 31 dicembre 2011 risultano confiscati 4.240 beni mobili. Ancora una volta, la Sicilia ha il record

  • Sicilia 30,68%
  • Puglia 16,39%
  • Piemonte 12,10%
Di questi 4.240 beni mobili risulta che


In pratica, solo il 28% sono da destinare mentre il 72% è uscito dalla gestione.




Imagecredit benisequestraticonfiscati.it

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