Capita spesso di sentire in televisione o leggere sui giornali che la magistratura ha sequestrato aziende e immobili appartenenti alla criminalità mafiosa. E sovente si parla anche di ingenti valori. Ma a quanto ammontano esattamente e che fine fanno tutti questi beni confiscati?
Dal 4 febbraio 2010, con decreto legge, è stata istituita l'ANBSC, l'Agenzia Nazionale per l'Amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. L'Agenzia ha un ruolo centrale nell'amministrazione dei beni confiscati, ma svolge anche quello di ausilio all'autorità giudiziaria.
Direttore dell'Agenzia è il prefetto Giuseppe Caruso. Il 15 marzo ha presentato la Relazione annuale sull'attività svolta dall'Agenzia nazionale. Ecco un breve estratto da quella relazione.
Immobili.
A tutto il 31 dicembre 2011 sono stati confiscati
- 10.438 immobili,
- di cui il 75% in tre sole regioni: Sicilia 44,54%, Calabria 14,92% e Campania 14,38%.
Di questi immobili, il 67,8%, e cioè 7.074, è stato destinato (si compone di 5.782 immobili consegnati, 851 immobili destinati non consegnati perchè ipotecati o altro e di 441 immobili dissequestrati). I destinatari di questi immobili sono stati
L'utilizzo di questi immobili da parte dei destinatari è stato
La maggior parte di questi immobili erano appartamenti 3.521, terreni agricoli 2.062 e locali generici 1.106.
3.364 immobili sono stati dati in gestione. Il valore di questi immobili, non attualizzato, è di circa 380 milioni di euro. Di questi 3.364 immobili dati in gestione 2.590 sono gravati da criticità: ipoteche, beni aziendali, procedure giudiziarie.
Come si vede, la maggior parte degli immobili è destinata a enti pubblici, e nella maggior parte dei casi si tratta di finalità sociali, no-profit o di pubblica utilità.
Aziende.
Sempre al 31 dicembre 2011 sono state confiscate 1516 aziende. Di queste, 460 sono uscite dalla gestione.
- Il 37% di queste aziende confiscate è in Sicilia
- il 20,5% in Campania
- e il 13,52% in Lombardia
Solo il 26,1% delle aziende sono da destinare mentre le altre risultano sospese, in liquidazione, cancellate, in fallimento e così via.
Il settore di attività di queste aziende è
Le convenzioni con alcune associazioni industriali e no-profit, mirano al recupero di queste aziende, teso ad evitare perdita di posti di lavoro e tensioni sociali.
Beni mobili.
Al 31 dicembre 2011 risultano confiscati 4.240 beni mobili. Ancora una volta, la Sicilia ha il record
- Sicilia 30,68%
- Puglia 16,39%
- Piemonte 12,10%
In pratica, solo il 28% sono da destinare mentre il 72% è uscito dalla gestione.
Imagecredit benisequestraticonfiscati.it
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