Sul sito del Vaticano sono piuttosto laconici. Padre Lombardi, rispondendo alle domande dei giornalisti dice sì, abbiamo fermato qualcuno, ma non ne fa il nome.
Rispondendo a delle domande della stampa, padre Federico Lombardi ha affermato che “l’attività di indagine avviata dalla Gendarmeria" sulla diffusione di documenti riservati vaticani "secondo istruzioni ricevute dalla Commissione cardinalizia e sotto la direzione del Promotore di Giustizia, ha permesso di individuare una persona in possesso illecito" di tale materiale. “Questa persona – ha aggiunto il direttore della Sala Stampa vaticana - si trova ora a disposizione della magistratura vaticana per ulteriori approfondimenti”.[news Vaticano]
Il che è proprio la situazione ideale per far partire speculazioni e ipotesi. E così, la stampa non ci mette molto a identificare (forse) il fermato.
Ma non si fa in tempo a conoscerne l'identità che già partono altre ipotesi, dubbi, voci che parlano di capro espiatorio, per esempio sul Corriere.
Ipotesi, questa, ripresa anche da un vaticanista doc come Tornielli sulla Stampa.
«Corvo» o capro espiatorio per salvare qualcuno che sta più in alto? È questa la domanda che si fanno in molti in Vaticano di fronte alla voce che circola riguardo alle indagini sulla fuga di documenti. L’aiutante di camera è infatti conosciuto da tante persone Oltretevere come persona semplice e buona, devota al Papa. [Il Vaticano annuncia: fermato il "corvo"]
E, in più, come non associare questa vicenda a quella della sfiducia al dimissionario presidente dello Ior? Ci sono relazioni o si tratta di semplici coincidenze?
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