Grave incendio in una fabbrica petrolchimica, la Bangkok Synthetics, nella provincia di Rayong, in Thailandia. Secondo quello che riporta il Bangkok Post, l'incidente sarebbe avvenuto mentre gli operai stavano pulendo una linea di produzione con toluene. Questo è quanto afferma l'amministratore delegato dell'azienda. Un lavoratore che è riuscito a fuggire ha riferito:
"Ho sentito tre forti esplosioni e poi c'è stato un grande incendio. Ero preoccupato per i miei colleghi, ma non potevo fare niente" [Bangkok Post cit.]
Un altro lavoratore, un caporeparto, che ha assistito alla scena, ha detto che le esplosioni sono state così forti che un camioncino è stato sbalzato in aria per una decina di metri.
Il bilancio attuale è di 12 morti e 129 feriti. Vi sono serie preoccupazioni anche per quanto riguarda l'inquinamento ambientale provocato dalla nube che si è sprigionata dall'incendio. L'azienda minimizza le preoccupazioni per i possibili inquinamenti atmosferici e acquiferi e si dice disposta a pagare le spese sanitarie e i risarcimenti per le persone colpite.
Secondo quanto afferma il Ministro dell'Industria Pongsvas Svasti, la stima dei danni ammonterebbe a 1,5-1,7 miliardi di baht (circa 40 milioni di euro). Il Ministro ha pure ordinato la chiusura dell'azienda e il controllo dei sistemi di sicurezza delle fabbriche della zona, metà delle quali trattano prodotti chimici.
I controlli eseguiti domenica su campioni di aria intorno alla zona non hanno rilevato elevati livelli di sostanze tossiche, e i residenti, che erano stati evacuati, possono fare ritorno alle loro case, ha continuato il Ministro.
L'evacuazione ha coinvolto migliaia di persone residenti nell'area interessata dall'incendio ma il sistema di allarme non ha funzionato perfettamente, complice anche la pioggia presente in quel momento, per cui molte persone non hanno sentito l'allarme lanciato dagli altoparlanti. Per questo motivo, prosegue il Ministro, il sistema di allarme va aggiornato.
imagecredit photoblog.msnbc.msn.com
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