Questo è uno degli aspetti straordinari della scienza, la capacità di sfruttare ogni metodica, anche inizialmente non attinente, per trarre più informazioni dalla realtà. E' quello che accade alla luce trasformata in suono, quella delle stelle lontane. Analizzando il sibilo emesso dalla granulazione del gas sulla superficie stellare, gli scienziati possono comprendere la dimensione della stella. Se dalla granulazione provengono pochi sibili (la granulazione è dovuta al moto convettivo del gas sulla superficie stellare e causa sfarfallii catturati dal telescopio spaziale Keplero, che poi vengono tradotti in suono), allora la stella è piccola, altrimenti è grande.
Da Nature video. Il lavoro citato alla fine del filmato è questo: An observational correlation between stellar brightness variations and surface gravity.
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