martedì 25 febbraio 2014

"Bussare il citofono" ovvero elogio dell'errore

Le massime popolari ma anche i pedagoghi avveduti sono concordi nel dire che sbaglia chi fa e che dai propri errori si può imparare. Anzi, imparare dai propri errori è uno dei metodi più importanti per apprendere. Non sempre però sbagliare è motivo di auto-miglioramento, anche perchè spesso non c'è nessuno a dirti che hai sbagliato. E così gli errori rimangono e si cristallizzano. 
Però gli errori fanno anche sorridere, spero anche i propri, con ciò togliendo quell'aria da saputelli che potrebbe prendere chi si mette con la matita rossa a segnalare tutti gli sbagli altrui. Gli errori sono divertenti, anche se a volte sono gravi, perchè se è vero che si può sbagliare per disattenzione o perchè manca un'istruzione superiore, è altrettanto vero che spesso si sbaglia per ignoranza di norme elementari che si dovrebbero conoscere. Un armamentario di errori di tutti i tipi è quello che hanno raccolto su Error day, il sito dedicato alla giornata mondiale dell'errore, che si festeggia il 29 febbraio e che quest'anno si terrà per la prima volta a Bologna dal 28 febbraio al 2 marzo. Ideatrice e promotrice dell'iniziativa è Clelia Sedda, che così descrive l'evento, con tanto di sinonimi a ripetizione per il suo pupillo:

Abbagli, sbagli, disguidi, equivoci, omissioni, falli, fallimenti, inesattezze, difetti, malintesi, sviste, lacune, strafalcioni, cantonate, insuccessi e cadute (di gusto e di ginocchia): ecco il comune denominatore dell’umanità... l’errore!
È lui, l’elemento universale nella storia e nella geografia.
Spesso funziona da scarto creativo e diventa l’eccezione inaspettata che chiarisce la regola, aprendo nuove possibilità.
È tragico, ma in alcuni casi molto divertente.
E noi vogliamo celebrare quanto a lui dobbiamo in termini di crescita personale e conoscenza collettiva.
Parole, musica, arti visive, visite guidate, filosofia, ironia, riflessioni, inflessioni, flessioni: erreremo in tutti i modi, coinvolgendo gli errabondi di buona volontà che aspirano alla perfezione ispirandosi all’imperfezione.
Entrate e sbagliatevi tutti! Tuffiamoci nell’errore in questa giornata speciale* per trasformarla in quella più fortunata dell’anno.
Alcuni dei più divertenti, dei tanti esempi presenti nel sito, sono quelli riguardanti gli avvisi scritti da ignari cittadini, è proprio il caso di dire,  per i propri vicini o condomini. Uno di questi è proprio quello che riporto nel titolo, bussare il citofono.  Nella pagina guardate è possibile trovare una serie  di errori riuniti per tema: così c'è la musica sbagliata,  il messaggio sbagliato, i loghi sbagliati e così via. Eccone alcuni, dalla classica ambiguità linguistica



a una certa mancanza di confidenza con la grammatica



per finire con una probabile confusione mentale.


In definitiva, che sia frutto di lapsus, disattenzione, bruta ignoranza, presunzione, saccenteria, dimenticanza, colpo apoplettico, senescenza, abbrutimento o altro, l'errore è connaturato alla nostra natura, a cominciare da quel codice a cui è assegnato il compito di trasmettere le istruzioni per fabbricare un organismo vivente per finire con quell'organo molliccio e privo di sensibilità al dolore che per accorgersi che qualcosa non va si è dovuto inventare la vergogna. Dunque ridiamone pure allegramente, continuiamo a commetterne ma, per favore, ogni tanto  cerchiamo pure di imparare, dai nostri errori.

image credit www.errorday.it

11 commenti:

  1. "Cercasi apprendista con esperienza" più che un errore è la pretesa assurda di alcune aziende. È una frase che si ritrova purtroppo spesso negli annunci di lavoro.

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