martedì 11 gennaio 2011

La corruzione: gli indici di Transparency International

Transparency International è un'associazione non governativa senza fini di lucro, il cui scopo è la sorveglianza della corruzione, ad ogni livello, in tutto il mondo.
L'indice che pubblica, il Corruption Perception Index (CPI) si basa su interviste effettuate a rappresentanti dell'imprenditoria dei diversi Paesi ed ha frequenza annuale. Si pubblica dal 1995. Dal 1999 si pubblica un altro indice, il Bribe Payers Index (Indice di chi paga tangenti).
 "Transparency International is the global civil society organisation leading the fight against corruption. It brings people together in a powerful worldwide coalition to end the devastating impact of corruption on men, women and children around the world. TI's mission is to create change towards a world free of corruption.
Così dice di sè Transparency International [1]
Il modo in cui raccoglie i dati è basato su interviste che i suoi rappresentanti fanno a imprenditori, analisti, esperti dei vari paesi, coinvolti a vario titolo in vicende economiche, sia all'interno che all'esterno del paese preso in esame. Il risultato proviene quindi da impressioni, esperienze o voci riguardo fenomeni corruttivi di cui i vari intervistati sono a conoscenza o di cui hanno fatto esperienza. Questo metodo è stato criticato, soprattutto per la difficoltà di far emergere questo fenomeno, la corruzione, che per definizione avviene di nascosto, solo sulla base di esperienze o impressioni personali, e anche per la metodica usata, che spesso differisce da un anno all'altro impedendo dei confronti longitudinali tra i dati.  A questo, TI risponde che appunto il suo indice misura la percezione e non la realtà, fatto questo che, seppure non fornisce un dato preciso di come stanno le cose, è comunque un ottimo indicatore delle tendenze in atto e di come vengono percepite e vissute da chi ci vive dentro.
Fatte queste premesse, doverose, ecco alcuni indici. Cliccando sopra le infografiche si va nel sito originale, per poter sfruttare a pieno l'interattività. Il colpo d'occhio è comunque imponente, e interessante è anche il rapporto tra queste percezioni e le previsioni che ognuno di noi fa abitualmente.

Corruption perception index 2010 (Indice di corruzione percepita)

fonte transparencyinternational.org

I colori chiari, rappresentati dai numeri più alti (massimo 10, minimo 0) indicano un Paese very clean, cioè trasparente, pulito, mentre i colori scuri indicano un Paese highly corrupt, molto corrotto.

Global Corruption Barometer (percentuale di persone che dice di aver pagato almeno una tangente nell'ultimo anno)

fonte transparencyinternational.org


Fonti e note:
[1] http://en.wikipedia.org/wiki/Transparency_International
http://www.transparency.org

2 commenti:

  1. weeeeeeeeeeeee pascucci io dico che nessuna persona seria da retta a simili stupidaggini, i datio sulla corruzione si fanno da quelli che escono dai ministeri degli interni dei rispettivi paesi cosa che difficilmente danno a persone del tutto sconosciute

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  2. Diciamo che le loro interviste si basano su quanto riportano coloro che hanno a che fare con la pubblica amministrazione: non sarà il massimo dell'obiettività, ma nemmeno il minimo.

    RispondiElimina

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