Dell'articolo pubblicato su arXiv ne hanno parlato un po' tutti i siti di divulgazione scientifica. Lì vi rimando e all'articolo originale se volete approfondire: articolo originale su arXiv, articoli divulgativi su news discovery, new scientist. Per avere una mezza idea di quello che è passato per la testa ai due giapponesi e all'inglese, cioè fare un computer a base di granchi, ecco questo filmato di Slate, con sotto la trascrizione del testo.
E poi, se il computer si rompe...si può sempre mangiare.
E poi, se il computer si rompe...si può sempre mangiare.
The future of computing is...crabs?
Computer scientists at Kobe University in Japan built a crab computer—or a basic functioning set of simple processes called logic gates—with the help of groups of crustaceans.
Motivating the groups of crabs to move through geometrically constrained environments by mimicking the shadow of predatory birds, the scientists built AND, OR, and NOT logic gates. According to Wired Magazine, "The findings open up the possibility of creating an unconventional computing model where the zeros and 1s are represented by the absence or presence of a swarm of crabs."
Edible computers do sound pretty awesome—and you might need to eat a meal or two while waiting for a crab computer to load a simple website. But these soldiers were freed once the experiment was over. Some bits are better left in the ocean.
Nessun commento:
Posta un commento
Come si dice, i commenti sono benvenuti, possibilmente senza sproloqui e senza insultare nessuno e senza fare marketing. Puoi mettere un link, non a siti di spam o phishing, o pubblicitari, o cose simili, ma non deve essere un collegamento attivo, altrimenti il commento verrà rimosso. Grazie.