domenica 13 gennaio 2013

Tutti i simboli e le liste delle elezioni 2013

Aggiornamento 14 gennaio: in totale sono 215 i contrassegni delle liste elettorali presentati entro le ore 16:00 di ieri, momento in cui sono terminate le presentazioni.

Sono le ultime ore per la presentazione dei contrassegni delle proprie liste, i cosiddetti simboli elettorali, con i quali essere identificati alle prossime elezioni.  Dopo quella che ho condiviso ieri, con la piccola distrazione ortografica, che raccoglieva un campione di liste molto creative, il Corriere presenta questa raccolta con tutti i simboli presentati fino ad ora. Sono 118. Tra questi vi sono alcune liste civetta ovvero simboli molto simili a loghi di partiti o movimenti famosi, come per esempio quello del M5S o della Lista Monti. Grillo ha addirittura minacciato che si ritirerà dalla competizione elettorale se ci saranno queste liste civetta, ma l'orientamento  della legislazione corrente dovrebbe favorire il simbolo associato al partito o movimento più noto, e così il M5S e gli altri partiti famosi clonati possono stare tranquilli. Dopo quelli noti ve ne sono altri, come dire, più naïf, come per esempio: Movimento Bunga Bunga,  Alba Dorata Italia, L'Italia Migliore, Italia Opera, Valentino Presidente, Liberi da Equitalia, Pensionati e Invalidi giovani insieme e tanti altri, da sfidare la fantasia. Per vedere tutti i simboli presentati clicca sull'immagine qui sotto.

clicca per vedere i simboli
C'è da osservare che la presentazione dei contrassegni delle liste, secondo come la racconta Grillo, è essa stessa un po' naïf come tanti simboli appena visti. Sentite come si svolge:
Il giorno fatidico arriva quando arriva, a sua discrezione, è come la sorpresa dell'uovo di Pasqua. All'improvviso, nella settimana del deposito, vengono poste le transenne davanti al ministero degli Interni: è il segnale che è scoccato il momento della coda. Se stai mangiando un maritozzo nel bar davanti o ti sei appostato nell'appartamento con vista sul Viminale o hai ricevuto una soffiata, allora hai un'alta probabilità di occupare il primo posto della fila. Una volta piazzato lì, in piedi, come uno stoccafisso, nessun pubblico ufficiale ti lascia un riscontro della tua posizione: un bigliettino, un pezzo di carta di formaggio, un numero della tombola. Devi difendere il posto come in trincea. Rimpiangi le Poste Italiane che hai sempre disprezzato, da loro almeno sai quando aprono, ti danno un numerino e stai in un luogo caldo. La fila si forma dal pomeriggio di lunedì 7 gennaio, ma gli uffici accettano il deposito solo dalle ore 8 di venerdì 11. 90 ore al freddo, di giorno e di notte, con i turni e le tazze di caffè caldo, con gli amici a darti il cambio.
Anche per i più nostalgici non ci sarebbe da rimpiangere i bei tempi andati perchè sono ancora qui, così almeno si può capire da questo racconto. A volte, la realtà che si nasconde dietro grandi ideali e conquiste è molto più banale e terra terra di quanto immaginiamo, quasi come se, in tutto il tempo trascorso dagli inizi della democrazia ad oggi, il pensiero si fosse librato verso alte vette ma la prassi fosse rimasta ancorata a quella dell'uomo delle caverne.


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