domenica 13 gennaio 2013

Tutte le "inesattezze" di Berlusconi da Santoro

Già quando le diceva puzzavano di inesatto e incredibile, per esempio quel fatto che lui, Silvio Berlusconi, non poté  mai usare il decreto legge ma che si fosse dovuto servire solo del disegno legge, con la retorica domanda rivolta al pubblico se sapesse quanto tempo passa prima che un disegno di legge diventi legge. Oppure ancora quel dichiarare di non aver mai messo le mani nelle tasche degli italiani o anche, sulla scorta del leitmotiv sulla magistratura comunista,  la questione della composizione della Corte Costituzionale, tutta spostata a sinistra.
Ora, probabilmente nella concitazione del momento a Santoro & co. è mancata l'occasione di replicare punto su punto alle affermazioni del Cavaliere ma non è mancata ad alcuni giornalisti dopo la trasmissione. Ci hanno pensato quelli di Repubblica, del Fatto Quotidiano, il sito di Fact Checking e  pochi  altri.
Ecco qui un elenco di affermazioni inesatte, secondo le fonti citate, che Berlusconi ha fatto durante la trasmissione di Santoro su La7.


  • Decreti legge. Berlusconi ha affermato che a Monti fu concessa una deroga dal Capo dello Stato per poter  usare i decreti legge mentre lui, durante i suoi governi, non poté mai servirsene. La cosa non sembrava credibile e infatti, quelli del Fatto Quotidiano  scrivono che l'ultimo suo governo ne ha utilizzati addirittura 80 in 42 mesi di vita, mentre in quelli precedenti, dal Berlusconi I al III, il Cavaliere ne ha collezionati 217.
  • Corte Costituzionale. Anche sulla Corte, come su tutta la magistratura che si occupa di lui, il Cavaliere afferma che si tratta di giudici di sinistra. Ha detto che su 15 componenti della Corte 11 sono di sinistra e  4 di centrodestra, ma la composizione dell'attuale Consulta si deve a soggetti diversi e solo con una forzatura  Ciampi o le nomine tecniche possono essere ricondotte a una parte politica. Ecco il riassunto: 5 giudici eletti con governi di Berlusconi, di cui 4 riconducibili chiaramente al centrodestra e 1 al centrosinistra; 3 eletti da Ciampi e 2 da Napolitano; 3 nominati dalla Cassazione, 1 dal CSM e 1 dalla Corte dei Conti. A occhio e croce la contabilità di Berlusconi potrebbe essere quella del tipo "tutti quelli che non sono apertamente con me, indipendenti o schierati che siano, sono contro di me".
  • Ore di cassa integrazione. Berlusconi dichiara che il 2012 è stato un anno record dal punto di vista delle ore di cassa integrazione, a dimostrazione di un rallentamento dell'economia, ma  è falso. I dati ufficiali dell'Inps dicono che fu il 2010 l'anno record, e il 2010 governava lui, giusto un anno prima di dire: "I ristoranti sono pieni". Ma forse erano pieni perchè le aziende erano vuote. Ecco i dati forniti dall'Inps: 2012 ore 1.090.654.222; 2011 ore 973.164.427; 2010 ore 1.197.816.167; 2009 ore 913.640.596; 2008 ore 227.659.654. Si noti il leggero stacco tra 2008 e 2009 e seguenti, che fosse dovuto alla crisi?
  • "Non ho mai licenziato nessuno". Sul Fatto si legge che alcune settimane fa Publitalia avrebbe licenziato in tronco 35 dirigenti mentre in settembre la Mondadori parlava di circa 100 esuberi, dopo i prepensionamenti di qualche anno prima [vedi Il Fatto].
  • Le tasse. Sulla famosa questione delle tasse, famosa perchè Berlusconi ripete sempre che lui non ha mai messo le mani nelle tasche degli italiani, il riassunto che  fa l'Istat della pressione fiscale rispetto al Pil non è propriamente in linea con quello del Cavaliere. Si nota un andamento più mosso, rispetto alla vulgata del nessun aumento: l'aumento c'è stato tra 2008 e 2009, dal 42,6% al 43%, poi il valore è tornato, nei due anni successivi, a quello del 2008.
  • Congiura per farlo dimettere. Quanto alla famosa congiura, non si sa bene ordita da chi, se dalle banche (ma già durante la trasmissione di Santoro si assiste al balletto di autosmentite), dall'Europa o dall'onnipresente e onnipotente sinistra, su Fact Checking, molto più prosaicamente, ricordano che quel novembre 2011 Berlusconi si ritrovò senza maggioranza alla Camera (308 contro una maggioranza di 316), la qual cosa cagionò le successive dimissioni: Governo, la maggioranza non c'è più. Berlusconi si arrende: "Mi dimetto" - Berlusconi, passo indietro al Colle «Lascio, non ho più la maggioranza»European Debt Crisis as Berlusconi’s Last Stand 
Se poi dalle parole di Berlusconi si passa ai fatti dei suoi governi, magari leggendosi i dati, risulta, per esempio, che il debito pubblico è costantemente salito dal 2008 in poi [fonte], governo tecnico incluso, che i livelli di occupazione nel triennio 2008-2011 sono sempre calati, se si fa eccezione per un piccolo recupero nell'ultimo anno [fonte]; stessa cosa per il Pil pro capite [fonte]. Questo non significa che qualcuno, più di altri, sia responsabile della crisi, ma negarla (i ristoranti pieni) e quindi non fare niente per affrontarla, può voler dire condannarci a fare un pieno di sacrifici dopo, magari con un governo tecnico. Salvo poi negare tutto e raccontare una storia inesistente.


Nessun commento:

Posta un commento

Come si dice, i commenti sono benvenuti, possibilmente senza sproloqui e senza insultare nessuno e senza fare marketing. Puoi mettere un link, non a siti di spam o phishing, o pubblicitari, o cose simili, ma non deve essere un collegamento attivo, altrimenti il commento verrà rimosso. Grazie.

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...