lunedì 22 luglio 2013

Tutte le addizionali regionali e comunali dell'Irpef 2012-2013: una raffica di possibili aumenti

Molti elogiano il federalismo in genere e quello fiscale in particolare come strumento principe per il controllo delle tasse da parte dei cittadini nonchè per una effettiva diminuzione dell'imposizione fiscale, sulla scorta del maggior controllo esercitato dalla cittadinanza sulle istituzioni locali. Ma sarà proprio così? Quanti sono a conoscenza delle profonde revisioni che hanno subito le aliquote addizionali IRPEF dei comuni e delle regioni negli ultimi anni? E quanti sanno che l'addizionale regionale può essere aumentata quest'anno dello 0,5%, dal 2014 dell'1,1% e dal 2015 del 2,1% ? [decreto legge 13 agosto 2011, n. 138] Dico solo aumentata perchè sarebbe facoltà di comuni e regioni sia aumentare che diminuire, ma non so quanta possibilità vi sia per la seconda ipotesi.
Uno studio dell'Osservatorio sulla fiscalità della UIL prova a fare un'ipotesi della stangata cui sarebbero sottoposti i contribuenti nel caso di un aumento diffuso delle aliquote regionali sino al massimo consentito. Le previsioni non sono ottimistiche: per esempio, la quota IRPEF delle regioni passerebbe dai 388 euro del 2013 ai 529 euro del 2014.

Secondo questo rapporto, conseguenza di questo stato di cose sarebbero i ripetuti interventi sulla fiscalità locale approvati dai vari governi che, nell'arco del tempo, avrebbero modificato più volte il suo assetto spostandolo verso un aumento della capacità impositiva di comuni e regioni ma non allentando, allo stesso tempo, quella nazionale: il risultato netto potrebbe essere che, nella peggiore delle ipotesi, in regioni particolarmente gravate da deficit, le aliquote applicabili   nel 2014 potrebbero passare dall'1,23% al 2,63%.

Questa imposta ha subito diversi “restyling” nel corso degli ultimi due anni, tra Decreto Attuativo del federalismo fiscale (possibilità di aumentare le aliquote IRPEF, “congelate” fino al 2011, dello 0,5%), il Decreto Salva Italia che aumenta l’aliquota di base dallo 0,9%all’1,23% e il Decreto sulla spending review che anticipa al 2013, anziché dal 2014, la facoltà di aumentare dello 0,6% le Addizionali Regionali IRPEF nelle Regioni alle prese con il deficit sanitario. Il risultato rischia di essere che, dal 2014, l’IRPEF Regionale potrebbe arrivare al 2,33%e addirittura al 2,63% nel caso scattino le super maggiorazioni previste (ulteriore 0,3%), nelle Regioni alle prese con l’extradeficit sanitario.
Oltre quelle regionali è utile ricordare che anche le aliquote comunali seguono lo stesso andamento. Per chi volesse consultare i dati disponibili sono utili i seguenti collegamenti del dipartimento delle Finanze e quello relativo al gettito IRPEF regionale per il 2013 e alla simulazione per il 2014 della UIL, regione per regione e comune per comune.
In questa pagina sono consultabili le aliquote delle addizionali IRPEF comunali, di tutti i comuni italiani, relativamente al saldo 2012 e all'acconto 2013. Utile, in ottica di verifica degli aumenti, la consultazione dell'analogo documento relativo alle annualità 2011-2012;
in quest'altra pagina sono disponibili invece i collegamenti alle pagine delle varie regioni in cui si segnalano le aliquote addizionali IRPEF regionali, dati non sempre disponibili in maniera chiara;
di seguito, invece, la tabella pubblicata dalla UIL relativamente al gettito IRPEF regionale per il 2013 e alla simulazione per il 2014, regione per regione:




image credit uil.it




1 commento:

  1. Ho appena appreso l'approvazione della legge di stabilità della Regione Lazio che prevede per il 2014 un aumento sostanzioso dell'addizionale irpef. Sono esclusi i redditi inferiori a 15.000 euro e fino a 50000 con tre figli a carico. Come al solito decisioni lineari, la sinistra non si smentisce mai, che massacrano la classe media che è il motore propulsore dell'economia. Il Presidente Zingaretti, che stimavo, mi ha deluso profondamente insieme a tutti coloro che hanno votato questa decisione socialmente ingiusta e profondamente iniqua.Io ho due figli, monoreddito, un lavoro dipendente e soprattutto un MUTUO da pagare tutti i mesi: GRAZIE.

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