martedì 5 aprile 2011

Processo Ruby-Berlusconi: la Camera vota per il conflitto di attribuzione

314 a 302 così si è espressa la Camera a favore del conflitto di attribuzione per il cosiddetto processo Ruby-Berlusconi. Quindi adesso spetta alla Consulta stabilire a chi toccherà il processo: la procura di Milano o il Tribunale dei Ministri? Di fronte a Montecitorio Popolo Viola e opposizioni manifesteranno fino all'alba, in quella che si chiamerà la notte bianca  per la democrazia.
Alcune dichiarazioni di esponenti politici. Franceschini, dal Giornale (una volta tanto cito il Giornale, tanto il tenore delle dichiarazioni è quello) 
 "Oggi abbiamo assistito ad un’altra pagina davvero vergognosa. È straordinario come i banchi del governo erano pieni e un ministro degli Esteri che, in piena crisi internazionale, passa le sue giornate a votare in difesa del premier". Gli risponde Denis Verdini, coordinatore del Pdl: "La maggioranza è salita e continuerà a farlo".
Prosegue Di Pietro
 "La maggioranza si appresta a votare una falsità storica ed è asservita alla volontà di un padrone". Il leader dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro ha annunciato con queste parole il voto negativo del suo gruppo alla richiesta della maggioranza di sollevare un conflitto di attribuzione sul caso Ruby. "Oggi è un’altra giornata di ordinaria follia - ha detto Di Pietro - perché mentre fuori il mondo brucia, preso tra guerre ed emergenze nucleari, il parlamento italiano è qui riunito solo per occuparsi delle vicende giudiziarie del presidente del Consiglio. Chi oggi contribuirà a salvare il premier dai suoi processi - ha concluso Di Pietro - si renderà di fatto un complice politico. Non spetta al parlamento oltretutto stabilire se Ruby Rubacuori sia o meno la nipote di Mubarak".
Stessa linea per Buttiglione
  "Non ho trovato nessuna norma che attribuisca alla Camera il diritto di decidere sulla giurisdizione". Lo ha detto Rocco Buttiglione intervenendo il aula alla Camera per annunciare il voto contrario dell’Udc alla proposta di sollevare conflitto di attribuzione sul caso Ruby. "Ci muoviamo in un terreno che è al di fuori della nostra competenza - ha detto il presidente Udc -: la Camera può giudicare se c’è fumus persecutionis, se c’è il dubbio di una interferenza con l’attività del parlamento, ma non è giudice della giurisdizione. Stiamo sconvolgendo questo ordinamento. Se la maggioranza - ha concluso - vuole farlo con un voto, se ne assuma 
In un altro servizio, sempre sul Giornale,  Del Vigo riporta nel titolo gli slogan del Popolo Viola


 Popolo viola, Fli e sinistra in piazza: "E' una vergogna, morte al tiranno"
che comincia così
La grande ammucchiata tanto vagheggiata ha preso corpo davanti al palazzo di Montecitorio per protestare contro il voto sul conflitto di attribuzione per il "caso Ruby". Bandiere di Fli e di Sel mischiate a quelle del popolo viola e Rifondazione, tutto condito dalla colonna sonora di "Bella ciao". Roba da fantascienza, fino a qualche mese fa.
Ampio spazio alle contestazioni dunque, tanto quello che conta è il voto. L'approfondito resoconto del Giornale include anche le scritte sui vari cartelli o striscioni presenti in queste occasioni. Eccone un elenco

  • "Non scappare fatti processare!"
  • "Prescrizione breve danneggia gli onesti, svegliamoci!"
  • "Berlusconi il più processato perchè il più fuorilegge"
Del resto, o assumono dei creativi, oppure bisogna andare con quello che si sente di più. E adesso, con che spirito comincia domani il processo?



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